IL SINDACO DI NINO E L’EX PRIMARIO D’ANDREA: NON ABBASSIAMO LA GUARDIA, IL COVID E’ ASSAI PERICOLOSO

“Purtroppo i numeri ancora alti delle positività accertate portano a misure restrittive. Al momento sono quelle della zona arancione rafforzata. E ci auguriamo che la curva inizi a scendere ma certo è che 52 casi in sette giorni sono un dato davvero allarmante” dice il sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino, appresa la notizia dell’ordinanza del presidente della Regione e delle misure ancor più restrittive per fermare la diffusione del coronavirus. “Chiedo ai miei concittadini di improntare i propri comportamenti al rispetto delle misure e soprattutto di non derogare per nessuna ragione al mondo ai divieti già imposti da tempo. Mi auguro che non debba più sentire in questi giorni di cene e raduni nelle abitazioni private. Non si fa e basta e non solo perché a dirlo sono le ordinanze ma soprattutto perché va salvaguardata la salute di tutti. E poi non si può non considerare che le nostre attività ne stanno soffrendo troppo. Sarebbe un ulteriore sacrificio inutile continuare a colpire loro con le chiusure e poi sentire che si vanno a fare rimpatriate senza rispetto alcuno per queste categorie” afferma Di Nino richiamando i concittadini a responsabilità, prudenza e pieno rispetto delle norme anticovid. Al riguardo l’ex primario di Rianimazione Gianvincenzo D’Andrea ricorda che “uno studio pubblicato sul British Medical Journal del 10 Marzo dimostra che la cosiddetta “variante inglese ” del Sars Cov 2 ,rispetto al virus originario, non solo si diffonde molto più velocemente nella popolazione (perché infetta di più) ma è anche più letale, ossia fa più morti. Questo dato imporrebbe di non abbassare la guardia nel mantenimento delle regole di prevenzione dell’infezione”. “Ma il riaccendersi della pandemia nel Centro Abruzzo, a seguito di aperitivi, pranzi e cene familiari ed interfamiliari e tanti altri comportamenti aberranti di molte persone dimostra che la gravità della situazione non è ben compresa da tutti. L’impennata dei ricoveri ospedalieri e l’elevata occupazione dei posti letto di terapia intensiva in tutto l’Abruzzo , a quanto pare , non interessa molto ai tanti irresponsabili in circolazione” sottolinea D’Andrea. “A questo punto l’unica cosa che si può fare è limitare i danni per sé e per gli altri e questo lo possono fare soltanto le persone responsabili che devono avere pazienza e perseverare nel rispetto delle regole per prevenire l’infezione covid in attesa di potersi vaccinare. Non capire queste cose elementari e mettere in atto comportamenti inadeguati può costare molto caro perché la “variante inglese ” non aspetta altro per colpire e ,in molti casi, fare seri danni” conclude l’ex primario.