IN CALO ATTIVITA’ PRODUTTIVE E POPOLAZIONE, LA CRISI DI SULMONA E VALLE PELIGNA NELLO STUDIO DI RONCI

Scende il numero delle attività produttive nel territorio peligno. Da un’attenta analisi dello studioso di economia, Aldo Ronci, emerge che a Sulmona, in sei anni, dal 2013 al 2019, hanno chiuso i battenti 101 imprese, che passano dalle 1.871 del 2013 alle 1.770 del 2019. In valori percentuali la flessione delle attività produttive è stata pari a 6 volte quella italiana (-5,40% contro -0,93%). La flessione è da ascrivere in larga misura alla scomparsa di 91 imprese del commercio ed anche al venir meno di 25 imprese manifatturiere. In controtendenza la crescita consistente delle attività immobiliari che annotano 19 imprese in più con un aumento percentuale pari a 45 volte quella nazionale (47,50% contro 1,06%); “Ma tale crescita sembra nascondere il fatto che in mancanza di possibilità di occupazione, pur di evitare l’emigrazione, un nutrito numero di persone ha aperto una partita Iva come amministratore di condominio, attività questa che fa parte di quelle immobiliari” fa notare Ronci. Inoltre la città di Sulmona, negli stessi anni dal 2014 al 2019, ha perso 1.643 abitanti. Il calo demografico, in valori percentuali, corrisponde a una decrescita pari 7 volte quella italiana (-6,58% contro -0,89%) e, nonostante la crisi demografica che la attanaglia, si caratterizza per essere decisamente commerciale in quanto la sola attività di commercio rappresenta il 33% del totale delle attività a fronte del 27% nazionale registrando, rispetto a quest’ultima uno spread di ben 6 punti percentuali. Nelle tre valli che compongono il Centro Abruzzo le variazioni nelle attività imprenditoriali sono state molto diverse tra loro. L’unica a subire una pesante flessione è la Valle Peligna (-175), la Valle del Sagittario registra una lieve decrecita (-6) mentre la Valle Subequana segna un incremento (+9). Le variazioni percentuali rispecchiano i valori assoluti. La Valle Peligna (-5,32%) registra un forte decremento pari a 6 volte quella nazionale dello 0,93%, la Valle del Sagittario (-1,63%) subisce una lieve decrescita e la Valle Subequana (+1,88%), al contrario, segna un incremento. La variazione positiva delle imprese nella Valle Subequana è fortemente influenzata dall’apertura di attività innovative legate all’agricoltura (+19) come la produzione di canapa, confetture, conserve, lumache e birra. L’unico incremento nel numero di imprese è stato registrato nell’Alto Sangro (+28) mentre subiscono flessioni la Marsica  (-351), l’Aquilano (-264) e il Territorio Peligno (-172).In termini percentuali flettono la Marsica (-4,71%), il territorio Peligno (-4,42%) e l’Aquilano (-3,16%).

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