“ASL A RISCHIO COMMISSARIAMENTO”, CONSIGLIERE REGIONALE SCOCCIA LANCIA L’ALLARME
“Dopo nove anni di commissariamento, torna, nel mezzo di una pandemia, il rischio di finirci nuovamente”. A lanciare l’allarme sul rischio di commissariamento dell’Asl è il consigliere regionale Marianna Scoccia. “È il momento di porre una riflessione seria, approfondita, reale su quanto accade nella sanità regionale. Un commissariamento significherebbe non solo vanificare gli sforzi fatti in questi anni dagli operatori sanitari, oggi più che mai in prima linea nella lotta al Covid-19, ma anche il baratro per il diritto alle cure di tutti i cittadini abruzzesi – sottolinea Scoccia -Invece di discutere di investimenti, in Abruzzo si rischia di dover decidere nuovamente gli sforzi da compiere per tagliare le spese: credo sia una situazione che vada evitata con ogni mezzo. Per questo mi farò portavoce con tutti i colleghi delle minoranze, a partire dal consigliere Silvio Paolucci, sempre attento e sensibile alle vicende sanitarie, per organizzare un consiglio regionale straordinario e urgente su quanto sta emergendo in merito al buco di bilancio di quasi 100 milioni di euro sulla Sanità della Regione Abruzzo”. Il consigliere regionale ricorda che “questo governo regionale ha ereditato una sanità solida, ed invece, in meno di due anni, e’ riuscita ad accumulare un disavanzo di almeno 100 milioni di euro a chiusura del quarto trimestre 2020: appare paradossale leggere queste cifre alla luce dei 108 milioni di fondi governativi per affrontare il covid, sommati alle risorse in più per il servizio sanitario regionale.C’è infatti bisogno di chiarire e sviscerare numeri allarmanti, partendo ognuno dal proprio territorio e dalla propria Asl di riferimento. C’è bisogno di entrare nel merito e comprendere quanto sia effettivamente legato al COVID e quanto alla gestione ordinaria. C’è bisogno di un’analisi approfondita che possa dare contezza della strada da seguire e non orientare soltanto le paure dei cittadini come meglio fa comodo a questa maggioranza”. Scoccia propone quindi “un dialogo costruttivo e non strumentale a cui l’assessore Verì dovrà partecipare pur avendo sempre dimostrato di essere refrattaria alle tante proposte pervenute dall’opposizione.Nel frattempo la condizione dei presidi sui territori continua a essere aggravata dalla mancanza di una programmazione sanitaria e dalla mancanza di un piano vaccinale regionale di contrasto al Covid, con la terza ondata di contagi inesorabilmente in atto: le strutture ospedaliere hanno superato tutte le soglie di criticità”. “È necessario che vengano adottati specifici piani regionali, rintracciando nella rete ospedaliera esistente un presidio per ogni provincia dedicato al trattamento dei pazienti Covid ad esempio. Continuiamo ad assistere ad uno squilibrio gestionale che evidenzia una discrasia tra aree costiere ed aree interne: l’Abruzzo non può più viaggiare a due velocità. Il personale e le strutture ospedaliere sono segnati da una emergenza che hanno dovuto affrontare con armi spuntate, nonostante i fondi destinati dal Governo sia per la rete ospedaliera che per quella territoriale. Occorre restituire una centralità alla pianificazione sanitaria prima che sia troppo tardi e su questi argomenti, prima di tutti gli altri, il consiglio regionale credo che si debba misurare al più presto”.