OTTO MARZO, VETRINE IN CENTRO PER CELEBRARE LA FESTA DELLA DONNA
“Accendere i riflettori su tutte quelle notizie, positive e negative, che hanno avuto come protagoniste le donne e che non hanno ricevuto attenzione dai media, social e in generale dai mezzi di comunicazione più popolari. In segno di fiducia nel futuro della nostra città, di solidarietà alle attività commerciali del Centro Storico e nella speranza di poter tornare presto a passeggiare guardando le vetrine, abbiamo chiesto disponibilità a 14 negozi che addobberanno le proprie vetrine con uno dei 14 manifesti che riportano una delle notizie positive o negative”. Questa la finalità dell’iniziativa promossa dall’associazione La Diosa, in occasione della festa della Donna, lunedì prossimo, 8 marzo. “Sulmona e i suoi commercianti hanno aderito con entusiasmo e calore e confidiamo proprio in questa fiducia che tutti ci hanno dimostrato per raggiungere l’obiettivo di far conoscere, sensibilizzare, avvicinare tutti al mondo delle donne, dei loro successi ma anche dei soprusi che devono sopportare – sottolinea l’associazione – Dal cuore della città il dialogo continuerà sui social (pagina facebook e Istagram)in cui settimanalmente saranno postati gli stessi manifesti. A chi vorrà, chiediamo di condividere i messaggi al fine di raggiungere il più alto numero di persone”. “Si è appena concluso un anno di pandemia in cui la donna ha dimostrato certamente di avere risorse sconosciute ai più che le hanno permesso di dividersi tra smart-working e figli, di barcamenarsi tra Dad e lavoro, di essere protagoniste di scoperte e cambiamenti importanti. Eppure il 2020 e, a seguire, il 2021 è stato il periodo in cui abbiamo contato più femminicidi, in cui abbiamo accolto più donne per violenza domestica, in cui registriamo più donne che hanno perso il lavoro. Tutto questo sta a significare che è sempre la donna che paga il prezzo più alto.Ed è questa la notizia che dovrà echeggiare nella giornata che celebra la donna, soprattutto quest’anno in cui poco saremo distratti da corse a improbabili regali e prenotazioni al ristorante” conclude l’associazione.