RICOVERI IN AUMENTO E VARIANTI DEL COVID IN CIRCOLAZIONE, L’ABRUZZO RISCHIA LA ZONA ROSSA

Se da domenica prossima quasi la metà del Paese rischia di finire in zona arancione, l’Abruzzo rischia addirittura di tornare in zona rossa. La certificazione arriverà però soltanto con la pubblicazione dei nuovi dati del monitoraggio, mentre il governo, appena insediato, è già al lavoro per ‘snellire’ il Comitato Tecnico Scientifico e creare una cabina di regia dei ministri che tenga conto non solo dell’aspetto normativo dei provvedimenti ma, contestualmente, anche di quello economico per evitare un nuovo “caso sci”. La situazione dell’Abruzzo è già resa delicata dalle province di Pescara e Chieti in zona rossa. Da venerdì, però, c’è il serio rischio che l’intera regione sfori l’indice Rt 1.25 (il limite per passare in rosso), anche a fronte del record di ricoverati degli ultimi due mesi registrato in questi giorni. Ma a preoccupare non sono solo i dati sui nuovi ricoverati, in aumento, ma anche la diffusione delle varianti che, stando alle parole degli scienziati, andrebbero immediatamente isolate. Sul tavolo anche le nuove misure che dovranno essere prese già dalla prossima settimana quando scadrà il decreto che vieta lo spostamento tra regioni, già prorogato una prima volta proprio fino al 25 febbraio. L’attesa è tutta rivolta dunque a venerdì prossimo.