IL DIARIO DI SOLIMO: 16-17 FEBBRAIO 1573, L’EROE DI LEPANTO

Fabio Maiorano – Figlio illegittimo dell’imperatore Carlo V, avuto dall’amante Barbara Blomberg, Giovanni d’Austria soggiornò a Sulmona il 16 e il 17 febbraio 1573, ultima tappa del lungo viaggio verso l’Aquila; lì farà visita alla sorellastra Margherita, che da due mesi aveva preso possesso di quella città, come governatrice a vita. Era il vincitore della battaglia di Lepanto, il giovane condottiero dell’imponente flotta cristiana che il 7 ottobre 1571 aveva sbaragliato i turchi in uno degli scontri in mare tra i più cruenti e sanguinosi che la storia ricordi. I sulmonesi tributarono feste e onori al giovane principe – aveva solo 26 anni – e per lui approntarono un succulento banchetto a base di pesce: si era in quaresima e il cattolicissimo Giovanni ne era rigorosamente rispettoso. Dalla nota spese, un documento che si conserva nel nostro Archivio di Stato, si apprende che nell’occasione si acquistarono a spese dell’Universitas capitoni, calamari e polpi; ricotta, cacio e latte; e ancora, lenticchie, cipolle, orzo, mele, noci e zafferano. Si era in pieno inverno, faceva molto freddo e fu necessario alimentare il fuoco con tante some de lengia. Com’era consuetudine in presenza di ospiti illustri, in piazza Maggiore fu allestito il campo di gara dove i giovani rampolli delle famiglie nobili sulmonesi dettero prova della loro abilità nell’uso delle armi duellando nella
Giostra Cavalleresca.

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