CANSANO, AL VIA LAVORI DI RESTAURO DELLE EPIGRAFI DEL PARCO ARCHEOLOGICO OCRITICUM
Avranno inizio domani 12 febbraio i lavori di restauro delle epigrafi provenienti dal Parco Archeologico di Ocriticum, a Cansano, e oggi custodite nel deposito Sabap del Museo della SS. Annunziata di Sulmona. Il restauro, voluto e interamente finanziato dal Comune di Cansano con parere favorevole della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio dellāAbruzzo, sarĆ curato da Paolo Cui del Consorzio Artigiano āArcovalenoā di Sulmona, che svolgerĆ le operazioni nel cortile del Palazzo dellāAnnunziata negli orari di apertura del Museo Archeologico: chi sceglierĆ di visitare gli spazi museali sulmonesi in questi giorni potrĆ dunque imbattersi nel restauratore allāopera.Ā Oggetto dellāintervento saranno alcuni frammenti epigrafici, due dei quali ancora inediti, rinvenuti durante le campagne di scavo condotte da Rosanna Tuteri, archeologo della Sabap Abruzzo in collaborazione con Snam tra il 1992 e il 2005 nei vari siti del Parco Archeologico di Ocriticum, nel comune di Cansano, uno dei piĆ¹ ricchi e affascinanti del comprensorio peligno, noto oggi soprattutto per i resti del grande santuario italico-romano dedicato a Giove. Unāarea ricca di testimonianze, giacchĆ© qui era la Mansio Iovis Larene, la stazione di sosta a servizio della Via Nova, che dal municipium di Sulmo conduceva al Sannio Pentro e da lƬ alla Magna Grecia.Ā Soddisfatto il consigliere comunale con delega alla Cultura del Comune di Cansano Pasquale Di Giannantonio, promotore dellāiniziativa: “Nel nostro Parco Archeologico sopravvivono le testimonianze di un antico modo di concepire il mondo, che non puĆ² fare a meno, tornato alla luce, di mettersi in dialogo con la nostra contemporaneitĆ . Ocriticum non rappresenta solo un luogo di grande rilevanza storico-culturale, ma anche e soprattutto unāoccasione di recupero della nostra identitĆ : conoscerlo, prendersene cura, raccontarlo al mondo ĆØ per noi un dovere morale, oltre che una grande occasione di rilancio del territorio. Una delle epigrafi oggetto di restauro ĆØ dedicata a una giovane di nome Turellia, venuta a mancare allāetĆ di ventun anni: in lei, azzardando, mi piace leggere il nome della piĆ¹ antica Cansanese di cui si abbia memoria, morta a Ocriticum duemila anni fa. Unāemozione che merita di essere condivisa”. Al termine del restauro, i reperti saranno trasferiti nel Centro di Documentazione āOcriticumā di Cansano, dove potranno essere ammirati dai visitatori a partire dalla prossima primavera.