L’ADDIO A TEODORA E LUDOVICO TRA SILENZIO E LACRIME (video)
La piccola bara bianca di Ludovico, esce dalla chiesetta di San Michele Arcangelo, seguita da quella della mamma Teodora, accompagnate dal canto devozionale a San Michele, patrono di Roccacasale. E’ il momento più commovente, tra silenzio e lacrime, delle esequie oggi pomeriggio concelebrate dal vescovo Fusco con il parroco don Vincenzo Paura. Un muto dolore avvolge tutto il paese con muri e balconi tappezzati da drappi rossi, simbolo della lotta alla violenza sulle donne e da fotografie che ritraggono i giorni felici di Teodora e il suo figlioletto, che spesso tornavano al paese, per godere della compagnia della loro famiglia d’origine e degli amici di sempre. Una tragedia che sconvolge tutti e tutti interroga. “Non abbiamo parole sconvolti, davanti ai resti mortali di Teodora e Ludovico, uccisi con violenza, in modo crudele, senza rispetto per la vita. Non ci sono parole, solo silenzio e lacrime, di fronte ad un dolore così grande che non si può decifrare, davanti ad una vita rubata agli affetti più cari” dice nell’omelia il vescovo e prendendo spunto dal vangelo che narra la crocifissione di Cristo aggiunge che “ nel buio, tra le lacrime emerge una sola parola: perchè? La stessa domanda che Gesù in croce rivolge al Padre: Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato? Una domanda che nasce dal cuore straziato dal dolore, perché la violenza ha messo fine alla vita bella di Teodora, perchè ha cancellato l’innocenza di Ludovico? Perché la mano dell’uomo ha deturpato tanta bellezza? La bellezza che una mamma ha donato al suo bimbo, la stessa bellezza che metteva nel suo lavoro, nel suo spendersi per il prossimo”. A fine celebrazione Teodora e il figlioletto saranno ricordati dalle parole del sindaco Enrico Pace, che ricorda la sua amicizia con Teodora, sua compagna di scuola ed esorta tutti ad un impegno costante contro la violenza e l’offesa alla dignità delle persone, ritrovando valori che si vanno perdendo. Una cugina, amica del cuore di Teodora, ricorda la forza, l’energia, la determinazione di una donna che nel lavoro e nella famiglia aveva colto obiettivi perseguiti con sacrificio e passione, le risate e i tanti momenti condivisi con l’amica crudelmente strappata alla vita. Alberto Filiberto, consigliere comunale di Carmagnola, fa cenno al ricordo della mamma e del piccolo, da lei accompagnato nella scuola materna, sempre sorridente e conferma la vicinanza dela cittadina piemontese alla famiglia in lutto. Don Vincenzo ricorda Teodora, che ha amato la famiglia e il paese, ha amato la vita, ragazza solare, impegnata nel coro parrocchiale e il parroco guardando la bara di Teodora dice: ti chiediamo scusa se non ti abbiamo capito fino in fondo ma siamo stati sempre con te. Il fratello Vittorio, che ha partecipato alle esequie al fianco della madre Alfonsina, ringrazia la piccola comunità del paese e tutti quanti hanno dato loro solidarietà e sostegno in questi giorni di dolore e di costernazione. Il corteo funebre si avvia fuori della chiesa per l’ultimo viaggio di Teodora e Ludovico. Una breve sosta davanti alla “panchina rossa” e il volo di palloncini biancorossi, quasi ad accompagnare Teodora e Ludovico. Poi le bare si allontanano dalla folla, verso il cimitero, concludendo un pomeriggio che lascia in tutti l’immagine triste di un “venerdi di passione”.