ATTIVISTI M5S ACCUSA: POLITICHE GIOVANILI CHIUSE NEI CASSETTI DI PALAZZO S.FRANCESCO

Attività per le politiche giovanili chiuse ancora nei cassetti di palazzo San Francesco. L’accusa viene dagli Attivisti del M5S di Sulmona. “Le iniziative sono tutte fini a sé stesse e che non hanno mai coinvolto le valide realtà dell’associazionismo che da anni operano a Sulmona per cercare di debellare il disagio giovanile. Un’amministrazione che preferisce autoattestazioni di stima comunicando l’assegnazione di un bando tardivo quando per andare incontro alla 18% della propria popolazione, che è la fascia dei ragazzi dai 16 ai 35 anni residenti in città, basterebbe veramente una semplice ma costante attenzione quotidiana” sostengono i pentastellati. “E’ dallo scorso marzo che sono bloccate tutte le attività del centro di aggregazione giovanile ed è sempre dallo scorso marzo che i giovani frequentatori dello stesso centro non hanno più un momento di incontro sociale promosso dall’amministrazione, neanche via web. Un’amministrazione comunale talmente distratta sulle politiche giovanili che non ha provato a costituire nemmeno una consulta giovanile, e che che pur sapendo i dati dei numerosi giovani vittime di disagio giovanile in cura al Centro di salute mentale e al Sert non fa nulla per fornire alle nuove generazioni di spazi di aggregazione sociale e scambio culturale. Un’amministrazione comunale che non ha coinvolto le associazioni culturali cittadine e le cooperative sociali per un progetto condiviso finalizzato a debellare il disagio giovanile, e che ha avuto e che continua ad avere le politiche giovanili chiuse in un cassetto mentre i suoi giovani, quelli fortunati e con una famiglia passano le giornate davanti a gelidi videogame, mentre i meno fortunati sono seduti nei vicoli in compagnia della loro solitudine” concludono.