IN CONSIGLIO REGIONALE SI ALLA RISOLUZIONE PER PUNTO NASCITA SULMONA

Con la risoluzione presentata da Antonietta La Porta (Lega) e approvata il Consiglio regionale impegna “la Giunta regionale  ad avvalersi dell’autonomia amministrativo-gestionale riconosciuta dal Titolo V della Costituzione e conservare il punto nascita presso il presidio ospedaliero di Sulmona; a svolgere ogni positiva azione affinché il direttore generale  della Asl a garantisca efficacia, economicità dell’assistenza nonché qualità e sicurezza per la madre e per il neonato presso il punto nascita di Sulmona”. “Un parere viziato da una serie di inesattezze rispetto alla sicurezza con sui si offre il servizio perché il parto avviene in assoluta sicurezza per le gestanti”. Lo ha affermato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, nel corso del Consiglio regionale che ha approvato la risoluzione urgente per il punto nascita dell’ospedale di Sulmona dopo il no perentorio arrivato dal Ministero. Per la Regione la valutazione del comitato si basa su parametri e criticità superate, come da nota Asl pervenuta lo scorso 22 gennaio, ovvero dopo il parere negativo del Ministero che ha chiesto la data di chiusura. “La guardia anestesiologia è attiva h 24 nel presidio ospedaliero di Sulmona. altro problema superato è l’assistenza pediatrico-neonatologica con l’assunzione di un ulteriore specialista pediatra in corso di formalizzazione”- ribadisce il Governatore dando lettura della nota della Asl, spiegando pure che  l’elevato numero dei parti cesarei fa riferimento all’annualità 2018, un trend rientrato nel biennio 2019-2020. Dal 40 per cento si è passati al 38 per cento. “I risultati di questa stagione mostrano che c’è stato uno sforzo per riportare l’ospedale a un livello più alto di standard”- conclude il presidente. Alla fine sono arrivate due risoluzioni in Consiglio regionale per la salvaguardia del punto nascita di Sulmona ma è passata solo quella presentata dalla maggioranza della consigliera regionale della Lega, la sulmonese Antonietta La Porta. E’ stata invece respinta l’altra risoluzione, quella della minoranza, con il disappunto espresso dalla consigliera Marianna Scoccia, collegata da remoto che, dopo aver votato la risoluzione della Lega, auspicava un fronte comune su entrambi i provvedimenti per dare più forza all’indirizzo. Quello che conta però, soprattutto per l’utenza, è salvare il punto nascita, arrivando quindi al risultato concreto e definitivo.