ASSOLUZIONE DEL TRIBUNALE PER SULMONESE ACCUSATO DI MALTRATTAMENTI ED ESTORSIONE

Assoluzione con formula piena, questa mattina, per il sulmonese Maurizio Ventresca, pregiudicato e già noto alle forze dell’ordine. Il cinquantenne, uscito assolto, è stato processato per la pesante accusa di maltrattamenti in famiglia ed estorsione di denaro. La sentenza di assoluzione è stata pronunciata dal collegio giudicante del Tribunale di Sulmona, presieduto dal neo presidente Giovanni Mazzagreco. Per i giudici il fatto non sussiste. Per l’accusa l’uomo avrebbe sottoposto a maltrattamenti l’anziano padre, non tenendo conto dell’età avanzata e delle precarie condizioni fisiche, con continui litigi e rifiutandosi di reperire un’autonoma sistemazione, fino a minacciarlo di far saltare la casa con il gas, percuotendolo e costringendolo, di notte, a chiudersi a chiave nella sua camera per paura di ulteriori violenze, essendo stato anche minacciato di morte con un coltello. Stando alle accuse l’imputato assolto avrebbe costretto il padre a fornirgli denaro per una somma complessiva di circa diecimila euro e a fargli da garante per un prestito da mille euro a tasso di interesse usuraio, minacciandolo di morte e sottoponendolo a maltrattamenti fisici. Alla fine è passata la linea dell’avvocato difensore, Andrea Marino, secondo il quale non si sarebbe trattato di estorsione ma di semplice sostentamento per il vivere quotidiano. Anche l’accusa di maltrattamenti è caduta perché, secondo la difesa e come confermato dallo stesso padre nel corso del processo, la lite tra i due sarebbe riconducibile ad un unico episodio. “Sono pienamente soddisfatto anche se va rilevato che il mio assistito ha dovuto subire mesi e mesi di carcere ingiustamente.