IL DIARIO DI SOLIMO: 11 GENNAIO 1943, IL VILE OMICIDIO DI CARLO TRESCA

Fabio Maiorano Era già scampato ad un paio di attentati, per pura casualità, ma la sera di lunedì 11 gennaio 1943, una tranquilla sera d’inverno, fu vigliaccamente assassinato da un sicario che gli sparò quattro colpi di pistola alle spalle: un proiettile gli sfondò il cranio, un altro si conficcò nella schiena, due finirono nel vuoto. Era appena uscito da un bar sulla 15 a strada, in compagnia di Giuseppe Calibi, avvocato italiano fuoriuscito, che vide fuggire l’omicida su una berlina scura sparita al fondo della strada, inghiottita dalle tenebre. L’assassino non è mai stato acciuffato, né si conoscono i mandanti; da subito, gli amici più stretti parlarono di movente politico ma non fu esclusa la pista mafiosa, considerate le battaglie condotte da Tresca anche sui giornali che diresse, in Italia e negli Stati Uniti. Carlo Tresca era nato a sulmona il 9 marzo 1879 da Filippo, agiato proprietario terriero, e da Filomena Fasciani. Socialista convinto, a vent’ani era già segretario della Federazione dei Lavoratori Italiani delle Ferrovie, appena costituita, e direttore del periodico Il Germe su cui denunciò le malefatte di alcuni altolocati che gli costarono la condanna a 18 mesi di carcere. Giornalista, editore, sindacalista, anarchico, si era laureato in Giurisprudenza; l’8 aprile 1904 sposò Elga Guerra e di lì a poco, per evitare la galera, riparò prima in svizzera e dopo negli stati Uniti dove prese a pubblicare il periodico Il Proletario, organo ufficiale della Italian Socialist Federation; in seguito fondò il giornale la Plebe e il Martello (1917)e si dedicò all’organizzazione dei lavoratori propugnando grandi battaglie sindacali. Celeberrime sono rimaste le crociate giornalistiche scatenate contro il fascismo, contro il comunismo stalinista e contro la mafia. Ancor’oggi, però, il suo delitto è avvolto nel mistero.

One thought on “IL DIARIO DI SOLIMO: 11 GENNAIO 1943, IL VILE OMICIDIO DI CARLO TRESCA

I commenti sono chiusi