CONTAGIO PER CONSIGLIERE COMUNALE A PRATOLA E OPERATORE DELLA COMUNITA’ DI ANVERSA

Un consigliere comunale di Pratola Peligna ed un operatore della comunità “Il Castello” di Anversa degli Abruzzi sono risultati positivi. Il contagio nella comunità di riabilitazione anversana è stato rilevato per effetto delle misure precauzionali poste in essere nella struttura, tamponi molecolari svolti all’inizio e alla fine delle festività natalizie, per intercettare il cosiddetto contagio da ritorno e i positivi asintomatici. L’operatore che è stato subito isolato presso il proprio domicilio. L’azione preventiva approntata dalla comunità fa ben sperare sul contenimento del contagio, soprattutto tra gli ospiti della struttura. In ogni caso i tamponi saranno ripetuti su pazienti e operatori della comunità. Oggi intanto in Centro Abruzzo si sono registrati solo tre casi di positività. Oltre all’operatore, quindi della 82enne di Pratola e madre dell’ex sindaco Corrado Di Bacco e dello stesso consigliere Aldo, a sua volta risultato positivo, al terzo test eseguito in ospedale.  Non sono state rilevate altre positività visto che lo scorso 6 gennaio non si è svolta la seduta di pre-triage in località Incoronata. Per cui novità sono attese per la giornata di domani quando arriveranno gli esiti dei tamponi di ieri, 7 gennaio, compresi quelli che fanno capo alle Usca. Due pazienti stazionano nel pre-triage dopo la richiesta di cure ospedaliere e la comparsa di sintomi. Intanto è sceso il numero degli attuali positivi nell’area peligno-sangrina, alla luce delle negativizzazioni e della chiusura di diverse sorveglianze. Ad oggi sono 994 i sorvegliati, 691 gli attuali positivi di cui 288 domiciliati a Sulmona, 63 a Pratola Peligna, 33 Castel Di Sangro, 26 Pescasseroli. Per citare solo alcuni centri. Intanto in questi giorni è stata avviata la campagna vaccinale contro il Covid-19 anche per l’area sanitaria del carcere di Sulmona. Vanno avanti le operazioni anche all’ospedale di Sulmona. Oggi la prima dose del vaccino anti Covid è stata inoculata a 126 operatori sanitari.