SNAM, LA GIUNTA COMUNALE: ALLARGARE I CONFINI DEL PARCO MAIELLA CONTRO CENTRALE E GASDOTTO
Non si ferma e va avanti spedita e decisa la battaglia contro l’installazione della centrale Snam e del gasdotto. “Allargare i confini del Parco Nazionale della Majella includendo lāarea di Case Pente. Eā lāobiettivo che si ĆØ posto lāamministrazione nella battaglia. Infatti, come annuncia l’assessore comunale all’Ambiente, Manuela Cozzi, nella seduta di Giunta di oggi ĆØ stata approvata una delibera con cui s’intende concertare con gli altri comuni interessati lāapprovazione della proposta da portare quanto prima a ratifica dei vari Consigli comunali, “cosƬ da rafforzare quanto piĆ¹ possibile lāazione tesa alla salvaguardia dellāambiente e del nostro territorio”. Le delibere saranno quindi inviate formalmente al Parco e alla Regione, sia per l’ampliamento del perimetro del Parco sia per il riconoscimento dell’area contigua come previsto dalla legge quadro sulle aree protette, in attesa del completamento dellāiter di variazione dei confini del Parco Majella. “Eā un atto strategico che fa seguito alla recente Conferenza dei Servizi per il rilascio dell’AIA, in cui il Comune di Sulmona ha ribadito la propria contrarietĆ al progetto della Snam, motivandolo con un documento completo, oltre che con le osservazioni di Asl e Arta giĆ trasmesse a febbraio scorso, con la particolareggiata relazione dello scorso novembre a firma dei Parchi Majella e Pnalm e della Riserva Regionale Monte Genzana, che attesta lāimportanza fondamentale dellāarea quale corridoio trofico per lāorso bruno marsicanoā precisa lāassessore Cozzi, sottolineando inoltre “quanto la qualitĆ dell’ambiente rappresenti uno dei principali attrattori non solo per la qualitĆ della vita dei residenti ma anche per l’indotto che puĆ² generare un’offerta turistica legata alla straordinaria valenza ambientale oltre che storica e culturale del Centro Abruzzo nel suo insieme”.
Siamo all’assurdo! Un’opera strategica per l’Italia la si cerca di bloccare in ogni modo possibile, ricorrendo ad iniziative che non stanno nĆ© in cielo nĆ© in terra! Allargare l’area del Parco della Maiella per impedire l’opera vuol dire semplicemente ignorare che il metanodotto da 48″ giĆ realizzato e che passa per la Valle Peligna e Marsica, grazie al quale sono stati metanizzati decine di comuni a partire da Castel di Sangro, attraversa parte del Parco, senza aver provocato danni ambientali o lasciato ferite sull’ambiente. La stessa cura verrĆ prestata anche per la realizzazione del 48″ che arriverĆ a Sulmona dal Molise, si collegherĆ alla Centrale di Compressione in progetto a Case Pente e proseguirĆ verso Foligno, direzione Minerbio: progetto approvato dalla UE, perchĆ© anche a copertura del fabbisogno energetico del Paese nel medio-lungo termine (di cui, ovviamente, non parla mai nessuno).