CONSORZIO DI BONIFICA: L’EX PRESIDENTE ZUFFADA, NOSTRA AMMINISTRAZIONE SENZA MACCHIA

“Negli ultimi giorni, su alcuni giornali online sono apparsi diversi articoli sul Consorzio di Bonifica Interno e, nei nostri Comuni, è stato affisso un manifesto a firma del nuovo Commissario Regionale del Consorzio di Bonifica Interno “Cav. Della Repubblica Adelina Pietroleonardo”, tutti dello stesso tenore”. È l’incipit della lunga lettera in cui l’ex presidente del Consorzio di Bonifica Aterno-Sagittario, Ernesto Zuffada, rispedisce al mittente le accuse di cattiva gestione dell’ente. Zuffada, dopo aver fatto una chiara analisi della situazione, invita tutti quelli che hanno ipotizzato “nefandezze e reati e fatto  affiggere  manifesti camuffati da auguri natalizi, ingiuriosi e pieni di falsità, di rivolgersi alle sedi competenti  Secondo il Coordinamento cittadino Lega Sulmona e il Commissario dell’Ente, negli ultimi anni, nel Consorzio sono state fatte solo nefandezze”, afferma Zuffada. “Ebbene l’ultima Amministrazione, da me presieduta, rivendica tutto quanto realizzato in poco più di un biennio di gestione dell’Ente. In primis, in virtù del lavoro fatto con la precedente amministrazione regionale, grazie al fondo di rotazione di Ottocentomila euro ed al relativo piano di restituzione, è riuscita a non emettere il ruolo straordinario a carico dei Consorziati, riportato nel bilancio 2017, deliberato dalla precedente Amministrazione, Presidente Schiavitti per un importo di € 967.449,66, Inoltre, con le poche risorse disponibili, senza incidere sui Consorziati che ancora risentivano gli effetti della pregressa crisi economica e che sopportano i disagi di un territorio marginale, mantenendo invariato il carico del ruolo che continua ad essere il più basso in Abruzzo, siamo riusciti a realizzare una adeguata manutenzione e gestione degli impianti, assicurando così il servizio durante tutta la stagione irrigua, in piena sicurezza per gli operatori e gli utenti”. L’ex presidente Ernesto Zuffada sottolinea che dopo oltre venti anni di attesa di essere riuscito ad ottenere i pareri favorevoli sulla centrale idroelettrica di Raiano denominata “Corfinio 2”, necessari per la relativa concessione; sempre in tema di concessioni, di essere riuscito ad ottenere la concessione sui laghi di San Giovanni e San Raniero nel Comune di L’Aquila, dove il consorzio attingeva acqua da sempre, senza titolo, e quindi di aver partecipato al Bando Pubblico della Regione Abruzzo per il finanziamento di opere su detti impianti per l’importo di € 2.698.221,74. “Dopo oltre 25 anni il Consorzio ha partecipato ad un bando nazionale, PSRN, aggiudicandosi un finanziamento di circa 9 milioni di euro per opere finalizzate al miglioramento del servizio e riduzione dei costi di esercizio”, incalza Zuffada, “I lavori potevano iniziare già da quest’anno, ma tutto è stato rinviato, evidentemente oggi le priorità sono altre. Molteplici sono i problemi che abbiamo trovato nell’Ente ma con buona volontà abbiamo lavorato per venirne a capo – prosegue l’ex presidente del Consorzio –  Come per esempio il debito che abbiamo ereditato, di circa € 300.000,00, che originava da energia non pagata all’Enel e dove, addirittura, l’Amministrazione Schiavitti non ha ritenuto nemmeno di opporsi ai decreti ingiuntivi divenuti quindi esecutivi. Partita che comunque si stava definendo con una transazione e rateizzazione compatibile con la situazione finanziaria dell’Ente; transazione che ci risulta non essere andata a buon fine con la gestione del Commissario Iovenitti, nonostante la disponibilità del creditore Banca Sistema, frutto del buon lavoro da noi fatto anche in sinergia con gli uffici della Prefettura di L’Aquila”. Secondo Zuffada quanto affermato rispettivamente dalla “Lega di Sulmona” e dal Commissario non corrisponde minimamente alla realtà: “La deliberazione 17/2020 con la quale il Commissario regionale interviene sul bilancio 2018, peraltro già validato dal Collegio dei revisori e non osservato dal Servizio regionale deputato alla vigilanza, in sostanza si concretizza in una diversa contabilizzazione del fondo di rotazione istituito con la L.R. 29/2019 e che la stessa legge disponeva come condizione per eliminare il ruolo straordinario”, sottolinea Zuffada, “Non corrisponde al vero l’importo della retribuzione del Direttore Unico che, al contrario, trattandosi di un contratto a tempo determinato, è persino inferiore alla media, più basso di quello di un Dirigente regionale e, come peraltro attestato dall’ANBI nazionale, pienamente legittimo e conforme alle previsioni normative ed al CCNL di riferimento; in merito poi agli incarichi professionali mi risulta agevole rappresentare come la loro legittimità risulti evidente dagli atti presenti nei relativi dossier; Le azioni giudiziarie avviate da creditori o ex dipendenti sono da ricondurre ad attività poste in essere da amministrazioni precedenti alla mia, oppure alla gestione Commissariale. In merito al finanziamento regionale di 870 mila euro, come peraltro riportato nella stessa Deliberazione, tali risorse sono destinate ad interventi di “manutenzione straordinaria” degli impianti e delle opere pubbliche (demaniali) di pubblico interesse. Circostanza peraltro disciplinata anche dall’art. 13 della L.R. n. 36/1996. D’altronde non poteva essere diversamente, infatti se quanto affermato dal sedicente Coordinamento e riportato dal Commissario del Consorzio di Bonifica Cav. Della Repubblica rispondesse minimamente al vero, sarebbe materia penale e, quindi, la magistratura avrebbe agito di conseguenza; Cosa che non è avvenuta”. E poi ancora.  “Sarà come quel famoso esposto, rimbalzato più volte su certi organi di informazione, che Confagricoltura avrebbe fatto più di un anno fa alla Corte dei Conti per verificare “l’eventuale sussistenza di responsabilità connesse alla violazione di disposizioni di legge….”, il caso attenzionato sarebbe quello relativo al concorso per l’assunzione a tempo determinato dell’impiegato amministrativo. Ad oggi nessun procedimento è stato avviato dalla Corte dei Conti……Evidentemente! “Però certezze ce ne sono, per esempio per larga parte del mio mandato non ho percepito alcuna indennità, destinando queste risorse alla completa informatizzazione degli uffici” – incalza Zuffada – e che, in considerazione della situazione del Consorzio, non sono state liquidate nemmeno le spettanze ai vari Consiglieri e Deputati. Invece con l’approvazione della L.R. 45/2019 e poi del nuovo Statuto, aumentano a dismisura i compensi degli Amministratori. Un piccolo esempio, il Commissario “Cav. Della Repubblica Adelina Pietroleonardo”, tra i primi provvedimenti adottati, invece di pagare ditte e fornitori, ha ritenuto bene di deliberare il pagamento dell’indennità di carica e del rimborso spese del precedenteCommissario, per un importo totale di € 16.658,00”. “A questo punto è legittimo il sospetto che tutta la macchina del fango che è stata attivata serve solo alla “Politica” come scusa per rinviare le elezioni, mantenere le mani sui Consorzi e lasciare che i consorziati ne paghino le spese; precostituendosi cosi un alibi per aumentare il ruolo o addirittura tornare a prevedere un ruolo straordinario. Infatti già lo dice il Coordinamento cittadino Lega Sulmona riferendosi ai consorziati: “…. Che (a breve) saranno loro a pagare”, conclude Zuffada. “Se illegittimità e reati ci sono stati nella gestione dell’Ente, non vanno fatti chiacchiericci, processi mediatici o manifesti camuffati da auguri natalizi, ingiuriosi e pieni di falsità ma, quale precipuo dovere di un pubblico ufficiale, devono essere denunciati all’Autorità giudiziaria competente. Peraltro, visto che la macchina del fango non ha limiti, mi vedrò costretto, mio malgrado, a tutelare mia reputazione personale e professionale nelle sedi competenti.

il pensiero di 3 su “CONSORZIO DI BONIFICA: L’EX PRESIDENTE ZUFFADA, NOSTRA AMMINISTRAZIONE SENZA MACCHIA

  • Nulla da eccepire se non la constatazione di una possibile grande bufala orchestrata, anche malamente, dal neo “commissario”! In questi casi, il detto che “il silenzio è d’oro” è quanto mai un principio che andrebbe rispettato dai pataccari.

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    • Il commissario, a parte il punto che riguarda la sicurezza, ha pienamente ragione e dice la verità. Per la sicurezza ha torto perché gli impianti sono della regione e la manutenzione e gli adeguamenti, sino a prova contraria, sono del padrone di casa.

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  • Schiavitti precisa che ha ereditato un debito dalla gestione Iacobucci di 1.550.000€ ridotto in tre anni a circa 750.000€ la gestione Zuffada lo ha riportato a circa 1.100.000€ con assunzioni e incarichi scellerati a discapito di tutti i contribuenti. I bilanci sono sul sito del consorzio.

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