SANITA’, GIORNATA DI MOBILITAZIONE DAVANTI ALL’OSPEDALE DI AVEZZANO

I lavoratori e le lavoratrici della sanità dell’Asl 1 manifesteranno la mattina di venerdi prossimo 18 dicembre, alle 10, davanti all’ospedale di Avezzano. “Riteniamo ormai improcrastinabile una giornata di mobilitazione a difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori che sono sul campo sin dall’inizio dell’emergenza; dei giornalisti che hanno scelto di  raccontare e denunciare con caparbietà la situazione in cui versa la nostra sanità provinciale;  delle cittadine e dei cittadini che necessitano di cure” si legge in una nota della Cgil provinciale. “Manifesteremo innanzitutto la nostra solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori della Asl 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, uomini e donne che senza polemiche e con dedizione ed abnegazione continuano a curare i tanti e le tante che soffrono e si ammalano di Covid-19 e non solo. Persone in carne ed ossa che hanno messo a rischio la loro vita pur di continuare a garantire le cure ai malati, nonostante inadeguate condizioni di lavoro. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria chiedono una maggiore sicurezza per loro e per le persone ricoverate; chiedono dispositivi di protezione adeguati; turni conformi a garantire i necessari riposi; monitoraggio periodico sull’esposizione alla malattia e adeguatezza dei luoghi di lavoro. Luoghi, che non hanno la necessaria capienza,  preposti sia allo svolgimento delle attività sanitarie e sia all’accoglienza e al ricovero dei tanti malati che quotidianamente si rivolgono alle nostre inadeguate strutture” prosegue la nota sindacale. Ad accendere ulteriori tensioni, oltre quelle già provocate dall’emergenza in corso, è stata la lettera inviata dal direttore generale dell’Asl, Roberto Testa, ai dirigenti e direttori di dipartimento dell’Asl, per ricordare loro l’obbligo di non rilasciare dichiarazioni agli organi d’informazione, dopo quanto avvenuto per un servizio televisivo sulla grave condizione di emergenza che vive tuttora l’ospedale di Avezzano, mentre anche altre strutture sanitarie, come l’ospedale di Sulmona, non sono esenti da gravi problemi, per affrontare questo momento di tutta difficoltà e delicatezza. “Chiediamo che tutte le azioni per uscire dall’emergenza siano subito messe in atto e che chi dirige la ASL cerchi le soluzioni piuttosto che fare melina sulle responsabilità. La garanzia delle  cure, della sicurezza, della libertà di espressione e di informazione ed il rispetto della dignità dei cittadini, costituiscono diritti fondamentali inalienabili che difenderemo con ogni mezzo. Chi attacca il lavoro attacca la democrazia” conclude la Cgil.