IL SACRIFICIO DEL MEDICO GINO FASOLI RICORDATO DA SASSOLI PRESIDENTE DELL’EUROPARLAMENTO

Il sacrificio e l’impegno professionale del medico Gino Fasoli sono stati ricordati dal presidente del Parlamento Europeo David Sassoli nel giorno del suo compleanno. Il medico, originario di Sulmona, è morto andando in soccorso dei pazienti covid, tornando ad indossare il camice bianco, nonostante il pensionamento. Nel marzo scorso, proprio all’inizio della tempesta scatenata dalla pandemia, Fasoli è morto nell’istituto clinico San Rocco a Ome (Brescia), a 73 anni. “Nel Bresciano, dove risiedeva, nel pieno della prima ondata del Covid, gli avevano chiesto aiuto nell’emergenza, anche se lui era già in pensione – ha ricordato Sassoli – “Gino, ci aiuti? Ce la dai una mano?” Gino Fasoli, medico e animatore di Emergency e Medici senza frontiere, già medico di famiglia e volontario in Africa dove era stato anche rapito non si sarebbe mai tirato indietro. Si è quindi impegnato nuovamente in prima persona.
In una battaglia difficile. Sul campo. Per difendersi, in quei giorni terribili di confusione e angoscia, aveva solo una mascherina. Ha rischiato in prima persona, ha ripreso a visitare per salvare vite umane, sacrificando la propria”. “Oggi Gino avrebbe compiuto gli anni, e gli dedichiamo con commozione sincera questo pensiero – ha continuato il presidente dell’Europarlamento – Lo facciamo nel nome suo, e di quello dei tanti medici, infermieri, farmacisti, del personale degli ospedali e delle Rsa che ogni giorno combattono la stessa difficile battaglia”. “Gino l’ha data, una mano. Una mano tesa all’umanità. Sta a noi, solo a noi, essere all’altezza del suo sacrificio. E, se possibile, non dimenticarlo” ha concluso Sassoli.

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