IL DIARIO DI SOLIMO: 10 DICEMBRE 1967, PROCESSO A OVIDIO: ASSOLTO

di Fabio Maiorano
Organizzato dall’Accademia Cateriniana di Cultura, il 10 dicembre 1967 Sulmona celebra il processo al suo figlio più
illustre e più “discusso”, accusato sia di aver scritto l’Ars amatoria, opera considerata libertina, sia di aver commesso un error. Presiede la Giuria il prof. Francesco della Corte, Preside della facoltà di Lettere dell’Università di Genova;
giurati sono i proff. Ilio Di Iorio (Liceo Classico Sulmona), Giuseppe Morelli (Magistero dell’Aquila), Riccardo scarcia
(Università di Chieti), Costanzo Rapone (Liceo Classico di Roma), Giuseppe Mincione, Università di Chieti. Dopo le
argute, appassionate ed interessanti arringhe del pubblico ministero, il prof. Nicola Lascu, vicedirettore dell’Università rumena di Cluy, e dell’avvocato difensore, il prof. Francesco Arnaldi, dell’Università di
Napoli, la Giuria emette la sentenza, letta in piazza Venti settembre, dinanzi alla statua del poeta Ovidio: «Dalla dichiarazione dei giurati» annuncia il prof. Francesco Della Corte «noi riteniamo che per la prima imputazione, l’
Ars, Ovidio è assolto con formula piena; dalla seconda, quella dell’error, è assolto per insufficienza di prove». Gli atti del processo sono dati alle stampe il 20 aprile 1968, per i tipi della Tipografia Labor di Sulmona, nel 2° quaderno della Collana Editoriale Italiana pubblicato dall’Accademia Cateriniana di Cul- tura presieduta dal canonico don Antonino Chiaverini.