RESPINGIAMO AL MITTENTE LE OFFESE DI SGARBI (video)

Pensavamo che la vicenda di Sgarbi che è andato in giro martedì sera per il centro storico di Sulmona insieme ad altre persone, senza indossare la mascherina fosse stata chiarita dall’articolo pubblicato sul nostro giornale. Questa mattina però, abbiamo potuto notare da un video postato dallo stesso parlamentare e sindaco di Sutri sulla sua pagina Facebook, che così non è. Sgarbi raccontando a suo modo la vicenda invece di prendersela con se stesso per aver ripetutamente violato le disposizioni anticoronavirus, ha lanciato pesanti offese verso i cronisti che hanno solo fatto il loro dovere professionale raccontando come sono andati realmente i fatti. Anzi non è stato raccontato tutto quello che è accaduto nel corso della serata che aggrava ulteriormente la condotta illegittima dei protagonisti della vicenda e in particolare dello stesso Vittorio Sgarbi. Lui sostiene di non aver indossato la mascherina perché il centro storico di Sulmona in quel momento era deserto e di essere andato in giro con due persone, delle quali solo una era munita del dispositivo di protezione. Tutto falso. Con Sgarbi in giro per Sulmona c’era una decina di persone e quasi tutte lo accompagnavano senza indossare la mascherina. Una passeggiata che si è conclusa all’interno della pinacoteca intitolata all’artista sulmonese Italo Picini dove Sgarbi e i suoi accompagnatori, in particolare l’artista Silvio Formichetti, arrivato appositamente da Pratola Peligna , violando anche lui le disposizioni del dpcm, non indossavano la mascherina. Ma il finale è ancora più “gustoso”. Sgarbi infatti ha concluso la serata a cena in un noto albergo ristorante della città. Nulla da dire se avesse cenato da solo, ma insieme a lui c’erano altre persone tra le quali esponenti della politica locale e regionale ed esponenti del mondo culturale cittadino che non avrebbero potuto  stare a tavola con lui. Il Dpcm dispone infatti che possono pranzare o cenare nei ristoranti a servizio degli alberghi solo le persone che vi alloggiano. Non è questo il caso di Sgarbi. Ora sentirci dire dal parlamentare e sindaco di Sutri  “teste di nulla, balordi di piccoli giornali diffamatori, calunniatori, delatori del dire nulla”, non è assolutamente tollerabile e conferma l’indole del critico d’arte che, per i suoi modi di fare, ribaltando molto spesso la realtà dei fatti e usando toni sempre offensivi e inappropriati, buttandola sulla rissa, non si smentisce mai. 

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