FARA’ PURE DI NOME CASINI….MA E’ UN BRAVO SINDACO

di Luigi Liberatore  

E’ difficile venire in soccorso di un amministratore, soprattutto per un giornalista (absit iniuria verbis), per non aspettarsi poi un rovescio di ingiurie da ogni parte: politici di tutti gli schieramenti e soprattutto colleghi. Come suppongo possa succedere adesso. Siccome io sento di non appartenere né agli uni né agli altri, e premesso ancora che la testata che generosamente mi ospita non ha padroni, provo a svolgere, senza pretese e nella speranza di non sortire effetti contrari, qualche riflessione sul sindaco di Sulmona e sulla sua attività nel momento in cui si appresta a riconsegnare (fra qualche mese) la fascia di primo cittadino per scadenza di mandato. Nessuno, forse solo i suoi elettori, le avrebbe concesso vita lunga cinque anni fa dopo la sua elezione a sindaco, al culmine cioè di una campagna elettorale tormentata e in un “tempo” politico che definire frastagliato o incomprensibile è soltanto un esercizio eufemistico. La struttura fisica di Anna Maria Casini, perché donna e peraltro minuta, sembrava non poter reggere il confronto con i suoi predecessori maschi che negli anni avevano occupato la poltrona di sindaco, penso a Paolo Di Bartolomeo e a Franco La Civita, gerarchi, per non dire altro, nel panorama peligno, senza dimenticare Bruno Di Masci, guerriero dell’Alto Medioevo, peraltro avversario ancora in campo del sindaco uscente. Ebbene, la Casini ha superato ogni esame: politico, fisico e psico-attitudinale, come si diceva in gergo militare. Cinque anni difficili tra mille grane amministrative e tante tempeste in altrettanti bicchieri di acqua, tra insidiosi trabocchetti e decisioni spesso più fortunate che consapevoli. Non starò qui a ripercorrere il suo calvario con le varie fermate della via crucis, tuttavia è in questo anno di crisi sanitaria che la “ragazza” ha mostrato capacità interlocutorie con le istituzioni e anche una buona dose di conoscenza delle problematiche, sicchè Sulmona, e per converso l’intero circondario, paga un prezzo nemmeno molto alto ai disastri strutturali accumulati negli ultimi trent’anni, e ciò grazie anche alla caparbietà del suo sindaco e alla sua abile attività di mediazione. La risposta data a Forza Italia qualche ora fa sull’apertura del reparto Covid alla clinica San Raffaele ha senso. Io solo spero di non aver fatto  ulteriori “Casini”!