SINDACO DI NINO SCRIVE A MARSILIO: INACCETTABILE OSPEDALE DI SULMONA CON RIANIMAZIONE SOLO COVID
“Un ospedale senza Rianimazione significa un ospedale senza possibilità di interventi. In un momento certamente difficile, è fondamentale salvare vite umane dal Covid e tutelare tutte le altre delicate situazioni all’interno di una struttura cruciale per un territorio come il nostro, contemperando così un’esigenza rilevante e di grande portata”.
Lo scrive il sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino, al presidente della Regione, Marco Marsilio, atteso per domani pomeriggio, nell’ospedale di Sulmona. Il sindaco di Pratola ricorda però che proprio ieri, nell’incontro tenuto con i sindaci dal manager Asl, Roberto Testa, nessuno ha informato gli stessi sindaci su quanto accadeva nell’ospedale dell’Annunziata, con la rianimazione destinata a diventare area Covid, provocando disagi pesanti per la sanità peligna. Un fatto che il sindaco Di Nino non esita a definire “sgarbo istituzionale”. “Ma tralasciando quest’ultimo aspetto, perché non ci sfugge affatto la drammatica pressione degli eventi legata all’aggravarsi dell’emergenza ed il fatto che in pandemia i protocolli stanno saltando, oggi va affrontato con necessaria urgenza il problema più importante” sottolinea Di Nino lanciando la proposta di allestire un’ala dell’ospedale dell’Annunziata riservata ai soli pazienti covid. “Perché si è consentito lasciare i pazienti Covid nel vecchio Pronto Soccorso in attesa di posti in altri Ospedali e con l’ansia terribile dei parenti dei familiari che con le ore peggioravano?
Perché si è dato il consenso a traferire nostri infermieri altrove? Il personale sanitario è allo stremo. Va assolutamente potenziato, ora e non domani” afferma il sindaco di Pratola. “È vero …la politica, la brutta politica degli anni trascorsi ha “rovinato” il nostro ospedale, sottomesso alla logica spietata dei numeri e umiliato da scelte e decisioni assunte senza nemmeno provare a tenere conto di tante ragioni cruciali. Troppi politicanti hanno invaso il campo senza alcuna competenza mettendo bocca su programmazioni e primariati. Ancora oggi sento taluni parlare come se fossero sanitari e capissero solo loro di Sanità. Ed avete ragione quando tra le righe dite che qui c’è troppa litigiosità.
Stendiamo certamente un velo pietoso su quanto accaduto a marzo” osserva Di Nino, non nascondendo indignazione per quanto avviene. “Covid sì, Covid no, mentre era quello il momento per dirvi a gran voce: bene, anche noi siamo disponibili ma dateci attrezzature e personale per allestire adeguatamente l’Ospedale affinché non si ripetano più situazioni angoscianti come quelle vissute. Non esiste il malato della Valle Peligna e quello del Pescarese.Esistono i malati con pari dignità e tutti vanno salvaguardati. Costi quel che costi” conclude Di Nino chiedendo con forza al presidente Marsilio di ristabilire “ordine, chiarezza, certezze e soprattutto sicurezze. Senza se e senza ma”.