PARTE IL DRIVE IN DEI CARABINIERI, PRIMO TAMPONE AL SINDACO CASINI (Video)

È partito questa mattina il nuovo drive in allestito nella zona dell’Incoronata dall’Arma dei Carabinieri. Nel primo giorno di attività sono stati effettuati cinquantotto tamponi, tra i quali nomi eccellenti tra politici e amministratori della cosa pubblica. Uno dei primi è stato il sindaco Annamaria Casini che ha richiesto l’esame dopo la positività accertata dall’assessore Salvatore Zavarella. Stessa cosa hanno fatto l’ex assessore regionale Andrea Gerosolimo e il presidente della Saca, Luigi Di Loreto, anche loro legati al focolaio dell’assessore Zavarella. In attesa dell’esito del tampone sia il sindaco che l’ex assessore regionale ed il presidente Saca sono in isolamento domiciliare. “Un servizio davvero efficiente e veloce che darà un aiuto concreto a migliorare e accelerare le diagnosi per contenere il contagio – ha commentato il sindaco Casini – oggi con l’effettuazione di oltre cinquanta tamponi è stato avviato il servizio ma già da domani i numeri possono crescere di molto perché la struttura ha il potenziale di oltre 100-120 test al giorno. Più test si fanno e più si trovano i positivi e si isolano i contagi”. In mattinata ha fatto visita alla struttura il generale dei carabinieri Carlo Cerrina, comandante della Legione Carabinieri Abruzzo e Molise. Il servizio dell’Arma, con i suoi medici e infermieri, avrà durata di due mesi. L’operazione è promossa dal Ministero della Difesa e coinvolge tutte le forze armate. Per la provincia dell’Aquila sono stati scelti i carabinieri, che hanno allestito quattro drive in, uno a Sulmona, uno ad Avezzano e due all’Aquila. “Grazie alla collaborazione con l’Asl la mattina abbiamo già i tabulati con le persone prenotate – ha spiegato il colonnello medico dei carabinieri, Salvatore Falvo – provvederemo alla confezione del tampone e poi i tamponi saranno trasferiti nei laboratori dell’Istituto zooprofilattico di Teramo, per la conseguente analisi”. Il team dei militari che effettuano i tamponi è costituito da un medico e due infermieri, che provvedono sia al prelievo che all’etichettatura del test, nel massimo della sicurezza, garantendo sia la propria incolumità che quella dei cittadini. “Partiamo con questa operazione, l’arma dei carabinieri è a disposizione per consentire alla gente di sentirsi sicura e protetta da ansie e paure di questo momento – ha concluso il colonnello Falvo – Supporto a tutta questa operazione viene assicurato dal comando generale dell’Arma”.

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