SULMONESE MUORE CON IL COVID, VENTISEI NUOVI CONTAGI

Un morto, ventisei nuovi contagi da Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore,  un ricovero in rianimazione a duecento chilometri di distanza, tre casi da confermare con tampone rapido e altre positività sospette nell’area sanitaria del carcere di Sulmona. E’ questo il bilancio per la giornata di oggi 9 novembre. La curva epidemiologia continua la sua impennata dopo i 45 casi accertati ieri. Nell’arco delle ultime 48 sono ben 70 i casi accertati tra Valle Peligna e Alto Sangro. Un dato che non trova precedenti. Nell’elenco dei decessi si aggiunge un 79 enne di Sulmona che è morto oggi nell’ospedale San Salvatore dell’Aquila dove era ricoverato. Si tratta di Antonio Ferrelli. Il rito funebre si svolgerà mercoledi 11 novembre, alle 11, nella chiesa di S.Giovanni Evangelista. Da quanto si è appreso l’uomo aveva patologie pregresse e nei giorni era risultato positivo al tampone. Aveva stazionato nell’ex pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona fino al ricovero al nosocomio aquilano dove si è liberato un posto. Si tratta quindi di una morte con il Covid e non per il Covid ma toccherà all’Istituto Superiore della Sanità esprimersi.  Tra i contagiati di oggi invece c’è l’assessore comunale Salvatore Zavarella, un’intera famiglia di Castel di Sangro che gestisce un’attività in paese, due suore domiciliate nell’Alto Sangro. I nuovi positivi risiedono a Castel di Sangro (7), Roccaraso (4), Pescasseroli (4), Pratola Peligna (4), Sulmona (2), Corfinio, Ateleta, Alfedena, Villetta Barrea, Rivisondoli (1). Un altro contagio è legato a Tagliacozzo e quindi nell’area marsicana. Tre casi sospetti sono stati segnalati dall’area sanitaria del carcere di Sulmona. si tratterebbe di soggetti che non hanno avuto alcun contatto con detenuti e personale. Altri casi sono in via di definizione come quello di una sulmonese e di una coppia di Gagliano Aterno che è risultata positiva al tampone rapido e resta in attesa di riscontro dal molecolare. I nuovi positivi devono ancora essere tracciati dalla Asl con l’ufficio igiene e prevenzione che,  nonostante i rinforzi promessi per la parte sanitaria, continua a fare capriole e salti mortali.