SE NE VA “MASTRO PIETRO” CAROSA, IL FABBRO DELLE CHIAVI E DELLA CINEPRESA

Le chiavi del paradiso, in copia, lui le porterà sicuramente già in tasca o probabilmente per lui le porte del cielo saranno già aperte. Questa mattina si è spento Pietro Carosa, “mastro Pietro” come molti lo chiamavano, vicino ormai ai 98 anni, il fabbro che a lungo ha lavorato nella sua bottega sul sagrato di S.Chiara, fino a toccare, dentro quel piccolo laboratorio, i novant’anni. Ma Pietro Carosa era conosciuto da tanti sulmonesi, da tutti amato e rispettato, per essere sempre in prima linea, anche in età avanzata, con la sua cinepresa, a filmare ogni evento della città, collezionando nella sua abitazione migliaia di pellicole, che conservano tracce di storia sulmonese con i suoi tanti volti e personaggi da metà Novecento a pochi mesi fa. Qualche volta prendeva anche rimbrotti per la sua presenza tra cineoperatori e giornalisti, sempre con garbo naturalmente. Ma la passione di girare immagini per poi custodirle gelosamente era sempre più forte. E  mastro Pietro, infaticabile, riusciva comunque a portare con sé quei filmati, creando così un archivio prezioso. Tre anni fa aveva ricevuto all’Aquila anche un riconoscimento per la fedeltà al lavoro, dalle mani dell’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Da ragazzo, accanto al lavoro, aveva condiviso con i fratelli Giuseppe e Raffaele l’esperienza di sodale dell’Arciconfraternita trinitaria, alla quale è rimasto sempre legato. Spesso appariva, con un passo ormai incerto, lungo corso Ovidio. Intorno alle 20, quando tutti lasciano la passeggiata serale, lui percorreva tranquillamente la strada vuota, da piazza Garibaldi alla villa comunale, tornandosene poi a casa. Va via in silenzio, questa volta con passo sicuro però, l’omino delle chiavi e dei filmati, sorridente come si mostrava sempre a chiunque lo incontrasse. Il rito funebre si svolgerà domani, martedì 10 novembre, alle 15, nella chiesa di S.Maria della Tomba.