IL DIARIO DI SOLIMO: 8 NOVEMBRE 1591, EX VOTO NELLA BURRASCA

di Fabio Maiorano Deluso e amareggiato dall’esperienza e dalle aspettative di lavoro a Venezia, che gli hanno negato il “salto di qualità”a lungo accarezzato, ma soprattutto sentitosi tradito nell’amicizia dall’editore e stampatore Aldo Manuzio jr, l’umanista Hercole Ciofano decide nella tarda primavera del 1581 di tornare in famiglia, a Sulmona. Anche il viaggio per mare, però, si trasforma ben presto in un incubo, in presagio di sventure. A Ferrara sogna la morte del padre, durante la navigazione verso Ancona, per una tappa al santuario di Loreto, riesce a sfuggire miracolosamente all’assalto dei pirati, mentre nell’ultima parte del tragitto una violenta burrasca e la pioggia battente mettono in serio pericolo la stabilità del natante; e il giorno seguente al suo rientro, il fratello Arguzio muore cadendo dalle mura cittadine durante il turno di guardia. Per ringraziare la Vergine Maria di avergli salvato la vita durante l’avventurosa traversata in mare, offre un ex voto; per il prof. Giuseppe Papponetti è il profilo dell’imbarcazione verosimilmente una galea mercantile monoalbero inciso all’interno dello stipite di sinistra del portale della spiezieria, a palazzo dell’Annunziata. Hercole Ciofano si spense prematuramente l’8 novembre 1591: aveva 45 o al massimo 46 anni, essendo nato a Sulmona nel 1545.