COSTI DEPURAZIONE NUCLEO INDUSTRIALE, DI LORETO A CONFINDUSTRIA: NON E’ LA SACA CHE DECIDE LE TARIFFE

Confindustria ha accusato la Saca di un provvedimento “intempestivo e dannoso”, quello riguardante il raddoppio del costo della depurazione delle acque nel nucleo industriale sulmonese, passato da 31 a 55 centesimi a metro cubo. Immediata la replica del presidente della Saca, Luigi Di Loreto, per chiarire i fatti. “Le tariffe non sono stabilite dai Gestori e quindi dalla Saca ma dalle AutoritĆ  di Ambito Territoriale Ottimale competenti per territorio, oggi dallā€™Ersi, sulla base del metodo tariffario stabilito dallā€™AutoritĆ  regolatrice Arera, con deliberazione 665 del 28 Settembre 2017. Le tariffe vigenti di SacaĀ sono state approvate nel rispetto della normativa menzionata con deliberazione del Consiglio Direttivo dellā€™ErsiĀ n.12 del 20 giugno 2019” precisa Di Loreto. Dal 1Ā°Ā marzo scorso la SacaĀ ha preso in gestione la rete di distribuzione dellā€™acqua potabile nellā€™area del nucleo industriale e la gestione del depuratore di S. Rufina, restando ad oggi in capo ad ArapĀ la sola gestione della rete fognaria del nucleo industriale.Ā La SacaĀ ha provveduto allā€™emissione di fattura in acconto nei confronti di Arap, nelle more della definizione del corrispettivo da parte di Ersi,Ā per il servizio di depurazione delle acque reflue provenienti dallā€™area del nucleo industriale, nel rispetto di quanto dettato dal decreto legislativo 152 del 2006 e successive modifiche e integrazioni, che stabilisce che per le utenze industriali la quota tariffaria ĆØ determinata sulla base della qualitĆ  e della quantitĆ  delle acque reflue scaricate e sulla base del principio “chi inquina paga“. Dettami normativi che verranno presi a riferimento dallā€™ErsiĀ nella definizione del corrispettivo da imputare ad Arap. La SacaĀ ha emesso la fattura in acconto del corrispettivo provvisorio per la depurazione industriale Depuratore S. Rufina di Sulmona ripartendo, cosƬ come richiesto da Ersi, i costi di gestione del depuratore (che ammontano a circa 1.100.000,00 euro annui), sulla base delle sole misure dei volumi dei reflui conferiti da ArapĀ allā€™impianto di depurazione e non, come artatamente riportato da ArapĀ e dalla stampa, applicando la tariffa per le utenze civili. “La SacaĀ ha, pertanto, emesso fatturazione provvisoria in acconto, sulla base dei soli volumi conferiti senza considerare il relativo carico dei principali inquinanti – sottolinea Di Loreto – che dovranno far parte del corrispettivo definitivo stabilito da Ersi, e quindi sicuramente sottostimando il corrispettivo rispetto a quello che, ai sensi del disciplinare, verrĆ  stabilito dallā€™AutoritĆ  dā€™Ambito.Ā La SacaĀ a tutela degli utenti ĆØ obbligata allā€™emissione di fatture per i servizi resi e gli utenti del nostro territorio non possono scontare le altrui inadempienze”.Ā Tra lā€™altro, sino al marzo scorso il Depuratore di Sulmona ĆØ stato gestito con un contributo di SacaĀ di circa 400.000 euro annui, restando a carico di ArapĀ un costo di gestione di circa 700.000,00 euro. “Premesso che, come specificato, SacaĀ non ha il potere di determinare la tariffa da applicare e che a partire dal primo marzo di questā€™anno ArapĀ beneficerĆ , grazie alla presa in gestione di Saca, comunque di una notevole diminuzione dei costi di gestione della depurazione (che passerĆ  dai circa 700.000,00 euro del passato a poco piĆ¹ di 400.000,00 euroĀ da noi fatturato), eventuali ritocchi delle tariffe a danno delle imprese del territorio saranno esclusivamente addebitabili alle scelte di ArapĀ che potrebbe benissimo continuare ad applicare le tariffe che sino ad oggi ha applicato, favorendo, come da loro mission, gli insediamenti produttivi” conclude il presidente Luigi Di Loreto.