RESIDENZA ANZIANI PRATOLA A POSTI LETTO RIDOTTI, LA CGIL ACCUSA REGIONE E AMMINISTRAZIONE DI NINO
Sulla residenza protetta per anziani la Cgil attacca sia la Regione che ha ridotto drasticamente l’originaria previsione di posti letto, sia l’amministrazione Di Nino di Pratola Peligna, per aver preso decisioni unilaterali, dimenticando che quella residenza, sebbene da realizzare a Pratola, sarĆ al servizio dell’intero comprensorio peligno. “Con lāalibi della insufficienza delle risorse precedentemente stanziateĀ dalla Regione, e la disponibilitĆ del Comune di Pratola a mettere a disposizione un diversoĀ immobile della ex Scuola Media āTedeschiā, la Regione e la ASL decidono di ridurre i postiĀ letto previsti nella RPA da 60 a 40.Ā CiĆ² significa meno disponibilitĆ per la popolazione anziana non autosufficiente dellaĀ Valle Peligna, meno occupazione infermieristica e specializzata, meno occupazioneĀ nellāindotto per quanto riguarda i servizi esterni.Ā Come al solito, quando cāĆØ da lesinare risorse aggiuntive, quando necessita ridurreĀ interventi e servizi essenziali, la Valle Peligna rappresenta un bersaglio privilegiato”. A denunciarlo ĆØ la Cgil provinciale e il sindacato pensionati Spi. “Un territorio in cui la situazione sociale eĀ demografica non ĆØ differente da quella generale nazionale, anzi tutti i datiĀ attestano una percentuale di maggiore gravitĆ rispetto alle tendenze regionali e nazionali perĀ quanto attiene il futuro demografico e lāinvecchiamento della popolazione e di fronte a questa condizione sociale e sanitaria,la scelta di ridurre i posti letto previstiĀ in precedenza rappresenta un fatto grave, inaccettabile e incomprensibile, che cancella gliĀ impegni regionali assunti con specifici atti del Commissario ad Acta alla SanitĆ di allora eĀ deliberazioni della Giunta Regionale per la realizzazione di una Residenza Protetta perĀ Anziani nel territorio peligno e sangrino, individuando in Pratola il Comune ove realizzare laĀ struttura.Ā Impegni assunti dalla Regione in virtĆ¹ della programmazione regionale in tema diĀ fabbisogno per la residenzialitĆ e semiresidenzialitĆ – setting assistenziale per anziani non
autosufficienti- che attesta, nella Provincia dellāAquila, una carenza di 553 posti letto per leĀ RPA e 104 per le RSA demenze, (Delibera della Giunta Regionale n. 129 del 30 marzo 2017)” ricorda la Cgil. “Lāinsufficienza delle risorse non puĆ² rappresentare, per la Regione e la ASL, un alibiĀ per avviare un nuovo e diverso procedimento, tantomeno non puĆ² essere il Comune diĀ Pratola Peligna a decidere unilateralmente in materia, poichĆ© la RPA ĆØ previsto che si realizziĀ a Pratola, ma ĆØ al servizio dellāintera Valle Peligna che, con la soluzione prospettata, verrebbeĀ a perdere ben 20 posti letto: una riduzione consistente rispetto alle vere esigenze complessiveĀ del territorio” osserva il sindacato. “Affermiamo con nettezza le nostre opinioni, in perfetta autonomia di giudizio per quanto attiene il merito della vicenda e a prescindere del luogo o immobile che si intende utilizzare per realizzare la RPA, problematica di specifica pertinenza della comunitĆ pratolana e delle rappresentanze politiche locali – continua la Cgil – al sindacato interessa che la struttura si realizzi in fretta e nel rispetto degli impegniĀ assunti per quanto riguarda i posti letto, lāoccupazione futura e riflessi positivi sullāeconomiaĀ locale, di Pratola e dellāintera Valle Peligna.Ā Per tali ragioni abbiamo ritenuto e riteniamo fuori luogo, poco eleganti a dir poco, leĀ allusioni e accuse nei nostri confronti espresse dal sindaco di Pratola nel corso del Consiglio comunale del 26 ottobre” fa notare il sindacato. “Se il procedimento si ĆØ riavviato ĆØ anche grazie al nostroĀ intervento pubblico del 28Ā gennaio 2020,Ā alle richieste inviate alla regione e ASL nei giorni successivi, rispondendo cosƬĀ anche alle sollecitazioni dei nostri iscritti.Ā Eā stato solo un caso che il sindaco di Pratola si sia incontrato con la ASL soloĀ successivamente al 28 gennaio?Ā Se non ĆØ stato un caso ci informi di quali atti precedenti al nostro abbia prodotto, siaĀ per richiedere finanziamenti aggiuntivi ai 3 milioni di euro giĆ stanziati, oppure perĀ prospettare soluzioni diverse alla regione e ASL.Ā Alla Regione e alla ASL i sindacati rinnoveranno la richiesta di essereĀ informati e ascoltati, non escludendo la messa in atto di utili iniziative e mobilitazioniĀ finalizzate ad ottenere il rispetto degli impegni precedentemente assunti” conclude la Cgil.
Mi sembrava poi che la Sindaca accusasse in diretta il sindacato di essere stato latitante in tutti questi anni e che solo ora manifestasse la sua contrarietĆ .
Da ciĆ² che dice la CGIL mi sembra che la smentisca clamorosamente.