COGESA, NASCE IL COMBUSTIBILE DAI RIFIUTI
Il Css (Combustibile solido secondario) prodotto da Cogesa ottiene la doppia certificazione di nuova materia e di processo per ottenerla, inaugurando di fatto la epica fase dellāend of waste.Nei mesi scorsi ĆØ stata richiesta la convalida dei dati ad A2A Ambiente SpA, societĆ leader nel settore che per prima ha registrato il Css. Lāiter ha consentito un notevole risparmio economico ed etico, dal momento che non sono state ripetute tutte le sperimentazioni necessarie che prevedono test anche sugli animali.Ā Lāaccordo firmato certifica Cogesa tra i produttori europei di nuova materia e non più rifiuto, dunque, sia dal punto di vista del prodotto che del processo, certificando a tutti gli effetti lāend of waste, cioĆØ il riuso di quelli che una volta venivano definiti rifiuti indifferenziati e non riutilizzabili.Ā Questa ādata sharing agreementā ha portato alla pubblicazione su Echa (lāAgenzia europea delle sostanze chimiche) di uno spazio dedicato a Cogesa per la produzione di Css superiore a mille tonnellate annue. Tale quantitativo prevede la registrazione anche sul Reach, il Regolamento europeo di tutte le sostanze prodotte o importate nell’Unione europea in quantitĆ maggiori di una tonnellata per anno. Lāiter ĆØ stato avviato e sarĆ ultimato entro lāanno, consentendo poi dal 2021 solo degli aggiornamenti.Ā In più lāente certificatore Ital Cert ha certificato il processo di produzione del Css Cogesa rispetto alla norma europea 15.358 del 2011.Ā āSiamo felici del risultato raggiunto, partito dalla nostra visione tesa a preservare lāambiente ed a non utilizzare la discarica ā interviene lāamministratore unico di Cogesa Vincenzo Margiotta – oggi potremmo formalmente produrlo ed evitare ulteriori conferimenti in discarica se solo la Regione, che ha finanziato lāopera, avesse rilasciato la relativa autorizzazione che attendiamo inutilmente da anni e che interverrĆ mi auguro prima che lāimpianto arruginiscaā.Ā Il Css (Combustibile solido secondario), fonte energetica rinnovabile, andrĆ a sostituire il carbon fossile, con enormi vantaggi sullāambiente.Ā Connesso a tale processo ĆØ il potenziamento del Tmb (Trattamento meccanico biologico), grazie al finanziamento da 2 milioni e mezzo di euro della delibera Cipe numero 55 del 1/12/18Ā e allāautorizzazione accordata dalla Regione Abruzzo del 26 febbraio 2014. Il revamping dellāimpianto consentirĆ , cosƬ, di produrre Css e recuperare materiali dai rifiuti indifferenziati.Ā Il nuovo impianto, dunque, consentirĆ di abbattere dellā80% il rifiuto destinato alla discarica, quadruplicandone la vita utile, e andando a recuperare materia, cioĆØ plastica e carta dal rifiuto indifferenziato che viene trattato ogni giorno.Ā Attualmente la potenzialitĆ annua del Tmb ĆØ di 47mila e 736 tonnellate annue (pari a 153 tonnellate al giorno), che saliranno a 54mila e 600 tonnellate annue (pari a 175 al giorno), dopo la fine degli interventi in via di conclusione sullāimpianto di Noce Mattei.