AREA PEDONALE, “INDIETRO NON SI TORNA”: APPELLO DEI CITTADINI AL SINDACO CASINI
“Indietro non si torna”. Lo hanno ribadito, gridandolo come slogan, i cittadini che oggi pomeriggio si sono incontrati in piazza XX Settembre, per chiedere al sindaco Annamaria Casini e all’intero Consiglio comunale di non revocare l’area pedonale ma di migliorarla. Infatti l’ordinanza che ha istituito l’area pedonale nell’estate scorsa scadrà il prossimo 31 ottobre. “Senza arroganza e con spirito costruttivo chiediamo al sindaco e al consiglio comunale di aprire da subito un confronto sull’area pedonale, che sicuramente può e deve essere migliorata ma non cancellata, perché si è rivelata un’esperienza assolutamente positiva, come attestano le presenze sempre consistenti avute in centro storico, soprattutto nel periodo estivo ed in particolare presenze turistiche che sono sempre un beneficio per l’economia locale” ha sottolineato Giuseppe Petrilli, dell’associazione “Sulmona senza smog”. I miglioramenti da portare all’area pedonale, secondo i cittadini riuniti in piazza XX Settembre, dovrebbero riguardare soprattutto l’estensione delle aree di parcheggio e l’istituzione di un servizio di bus navetta, che possano favorire un collegamento più frequente e adeguato tra centro storico e periferia della città, così da incentivare la presenza in centro di quei cittadini, in particolare i più anziani, che spesso non riescono a raggiungere autonomamente il centro della città. “Siamo convinti che con un dialogo pacifico e aperto a tutte le categorie e ai portatori d’interesse si possa arrivare a soluzioni che non scontentino nessuno e che guardino agli interessi generali di una città che vuole rilanciarsi e rinascere e non restare inchiodata al passato, rinunciando a valorizzare e mettere a frutto tante sue importanti potenzialità” hanno spiegato ancora i cittadini, chiedendo anche un intervento chiaro alle forze e ai movimenti politici locali, di partito e civici, che in realtà sull’argomento si sono sentiti ben poco, forse perché non hanno recitato questa volta la parte dei protagonisti, lasciando tutto nelle mani degli amministratori comunali, di associazioni di categoria e di pochi cittadini sensibili alle sorti della città e probabilmente più distanti dalla politica.