PARCO MAIELLA, ECCO IL BILANCIO DEL PRESIDENTE ZAZZARA DOPO UN ANNO DI LAVORO

“I nuovi progetti del Parco da una parte denotano un nuovo atteggiamento verso il territorio basato non solo sulla massima apertura e collaborazione, ma anche sul rinvenimento di nuovi modi di valorizzare obiettivamente una grande quantità di elementi che possono essere valorizzati e possono costituire un’ulteriore offerta della montagna con grandi benefici per la popolazione”. Lo ha detto oggi il presidente del Parco Nazionale della Maiella, Lucio Zazzara nel corso dell’incontro con i sindaci della comunità del parco, a un anno esatto dalla sua nomina. “Abbiamo quindi cercato di organizzare meglio le nostre forze per dare funzionalità all’ente e per migliorare anche la risposta ai territori e ai Comuni per quanto riguarda una gestione amministrativa che pure dobbiamo mantenere”. “Passo ogni giorno a muovermi sul territorio e devo dire che gli effetti ci cominciano a vedere perché c’è una grande condivisione delle nostre proposte. Naturalmente noi siamo molto interessati anche alle proposte che vengono dal territorio soprattutto quelle che ci consentono di migliorare le nostre visioni sistemiche perché questo ci consente di mettere a fuoco delle dei programmi operativi, dei progetti che poi, se sono sostenibili a più Comun, hanno più possibilità di essere portati avanti”. Lo ha detto il presidente del Parco Nazionale della Maiella Lucio Zazzara, nel corso dell’incontro con i sindaci della comunità del Parco che si è tenuto oggi a Sulmona nell’abbazia celestiniana sede del Parco. “Non è il Parco che incrementa il turismo che cresce perché c’è uno sviluppo del turismo ambientale, un turismo più corto e anche un turismo più rispettoso. Noi abbiamo dei numeri eccezionali quest’estate ma dobbiamo dire che c’è stato anche un grande rispetto della natura di cui siamo molto soddisfatti. La nostra responsabilità è di essere preparati a gestire meglio questi grandi flussi e a fare in modo che si trasformino il più possibile in benessere per il territorio piuttosto che in problemi”. “Le attività svolte durante questo primo anno della presidenza del professore Zazzara sono state molteplici – ha sottolineato il direttore dell’ente, Luciano Di Martino – si va dall’attività ordinaria dell’ente, che consiste nel rilascio di nulla osta e autorizzazioni fino all’attivazione di progetti, di piani e di programmi e di progetti di sviluppo sul territorio, pensiamo a progetti sull’agricoltura, come “Coltiviamo la diversità” con il quale abbiamo recuperato la “Patata sessanta dei monti Pizzi” oppure pensiamo ai progetti sugli allevamenti, con i quali abbiamo fatto accordi con gli allevatori della Montagna Madre. Il Parco è quindi impegnato nella promozione del turismo. Quest’anno, grazie al turismo di prossimità generato dal covid, abbiamo avuto circa trentamila presenze, nel mese di agosto, a Caramanico, nella Valle dell’Orfento. Ma numeri altissimi si sono registrati in tutti gli altri territori dell’ente. I nostri centri visita sono stati presi d’assalto. Il Parco è in prima fila con le tematiche e quindi con la governance territoriale. Il presidente al suo primo anno di attività ha idee molto chiare su come procedere. Non ultimo sta promuovendo un accordo con la Sangritana per far sì che questo turismo di prossimità non scompaia nei prossimi anni ma rimanga vitale nella nostra regione e nel nostro parco”. “L’emergenza sanitaria ha fatto riscoprire tantissimo quelli che sono i valori delle aree interne, delle bellezze delle nostre montagne, della possibilità di vivere le nostre montagne, sicuramente come un momento di rigenerazione della persona, dello spirito e del corpo. E questa è una risorsa straordinaria”. Così il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, nel corso dell’incontro. “Noi dobbiamo essere veramente molto attenti a non sottovalutare questa possibilità, questa opportunità, in un momento che più che nel passato ci viene rivolta. Mi auguro che con il presidente e con il direttore del Parco si faccia un ragionamento di natura strategica. Il presidente sa che Sulmona che insieme a molti comuni del territorio del Centro Abruzzo sta portando avanti una strategia per la valorizzazione turistica dell’area Celestiniana e del Campo 78 e sulla quale l’ente Parco deve essere partner privilegiato. Può essere nella coprogrammazione, può essere nell’infrastrutturazione, delle proposte che riusciremo a fare, per creare quel continuum di interventi e di gestione di quest’area che oggi più che mai può diventare un punto di riferimento del turismo regionale, perché ha tutte le carte in regola. Le proposte vanno messe a sistema, vanno organizzate ma soprattutto vanno realizzate”.