PARCO SIRENTE VELINO, AMBIENTALISTI: REGIONE SORDA AI NOSTRI APPELLI

Sulla riperimetrazione del Parco Sirente Velino gli ambientalisti accusano la politica regionale di restare sorda ai loro appelli. La mobilitazione delle associazioni ambientaliste e dei cittadini contro la riperimetrazione del Parco regionale Sirente Velino con la riduzione di circa 8000 ettari del perimetro dellā€™area protetta non si ĆØ fermata nemmeno durante la stagione estiva.Ā La petizione on line contro la riduzione del Parco, sostenuta da 19 associazioni e gruppi della galassia ambientalista ha raggiunto quasi 86.000 adesioni, con cinquanta autorevoli personalitĆ  che hanno firmato lā€™appello diretto al presidente della Regione Marco Marsilio e allā€™assessore Emanuele Imprudente per scongiurare il taglio. Inoltre si ĆØ costituito un comitato di cittadini che ha organizzato una partecipata manifestazione a Rocca di Mezzo, le associazioni sono state audite nelle commissioni del Consiglio regionale. “Nonostante tutto questo la politica abruzzese continua a essere sorda agli appelli che da piĆ¹ parti le chiedono di salvare lā€™unico Parco regionale – sostengono le associazioni ambientaliste –Ā Le associazioni hanno inviato infatti il 17 agosto scorso una nota al presidente della Regione chiedendo un incontro per presentare le proprie istanze e aprire una discussione supportata da evidenze e dati scientifici, ma a oggi non hanno ricevuto alcuna risposta.Ā La richiesta non ĆØ solo quella di evitare la riduzione del perimetro del Parco regionale Sirente Velino, ma quella ben piĆ¹ ampia di rivedere la gestione di unā€™area protetta che negli anni ĆØ stata un esempio di abbandono amministrativo: attualmente il Parco risulta commissariato dal 2015, ma lo era giĆ  stato per diverso tempo anche in precedenza; ha subito attacchi anche dal punto di vista territoriale nel 1998, nel 2000 e di nuovo nel 2011 quando sono stati giĆ  tagliati molti ettari, creando lā€™attuale perimetro poco funzionale visto che un cuneo di territorio non protetto si insinua allā€™interno del Parco stesso”.Ā Le associazioni chiedono che “le energie vengano investite per far uscire il Parco dal commissariamento, nominando le giuste figure apicali, a cominciare da un presidente di profilo nazionale capace di dare al nostro Parco il posto che merita tra le aree protette nazionali; che si proceda allā€™approvazione del Piano dā€™assetto e si lavori su proposte concrete anche di sviluppo economico che siano in grado di coniugare le reali esigenze del territorio e delle sue imprese e la salvaguardia ambientale”.Ā Purtroppo si deve constatare che nessuna risposta e nessun riscontro si ĆØ avuto dal presidente Marsilio che non ha sino a oggi neppure accolto lā€™invito al confronto avanzato dalle associazioni nonostante si sia difronte ad un tema ormai di interesse nazionale vista lā€™attenzione suscitata dai media e dai firmatari dellā€™appello” sottolineano gli ambientalisti.Ā ā€œTroviamo ingiustificabile che il Presidente della Regione ignori la nostra richiesta di incontro. Insistiamo nel chiedere un confronto, perchĆ© vogliamo credere che ci sia sempre la possibilitĆ  di dialogare con i rappresentanti istituzionali e che questi siano pronti ad ascoltare le istanze di tutti i portatori di interesse, in particolare di chi, come le Associazioni ambientaliste, supporta valori che riguardano un bene comune, come lo ĆØ la natura abruzzese” concludono gli ambientalisti.