CORONAVIRUS, ALTRI QUATTRO CARABINIERI CONTAGIATI NELLA CASERMA DI VIA SALLUSTIO

Si estende il contagio nella caserma dei carabinieri di Sulmona. Altri quattro militari, tra Sulmona, Pratola e Vittorito,sono nell’elenco dei nuovi positivi della Valle Peligna. Il fatto che preoccupa è che i nuovi contagiati non sono collegati con il focolaio che aveva investito il Nucleo Radiomobile che conta in totale tre positivi e altri undici negativi. Da quanto si è appreso, a titolo puramente precauzionale, tutto l’organico della caserma di via Sallustio in questi giorni è stato sottoposto al tampone. Il contagio sale  ai sette casi accertati dato è ancora parziale. I quattro nuovi positivi sono asintomatici e si trovano in isolamento domiciliare. Salgono quindi a 173 i casi Covid accertati nel Centro Abruzzo di cui quattro riferiti all’area sangrina e 169 a quella peligna. Le nuove positività riscontrate, al netto delle verifiche, sono undici e non quattordici come comunicato in precedenza. L’Istituto Zooprofilattico di Teramo avrebbe assegnato erroneamente dei tamponi positivi all’area peligna che, grazie agli accertamenti effettuati, si è scoperto appartenere a Lucoli. Nell’arco delle ultime 24 ore i nuovi positivi sono distribuiti su Sulmona ( 5), Prezza ( 2 Campo di Fano), Bugnara (2) e Vittorito (1). Va aggiunto un caso anche a Sulmona accertato lo scorso 7 settembre ma inserito nell’elenco dei contagi solo nelle ultime ore. La curva è quindi tornata a salire anche se, fatta eccezione per un paio di casi, si tratta di persone già in sorveglianza. La buona notizia è arrivata per gli operatori sanitari del pronto soccorso negativi al tampone e per le otto unità in servizio nell’ufficio postale sospeso in attesa della stabilizzazione del quadro epidemiologico. Tutti negativi anche se resteranno ancora per qualche giorno in sorveglianza. Occhi puntati anche sull’Alto Sangro dopo il caso di positività del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, contagiato a Capri. Marsilio e Caruso sono risultati negativi al tampone mentre il personale dell’albergo dove la squadra partenopea ha alloggiato attende l’esito del test. Per l’assestamento dei focolai esistenti si dovrà aspettare ancora e dopo l’arrivo dei rinforzi dall’Aquila per dare manforte al pre-triage l’appello da rilanciare è per la responsabilità, soprattutto dopo l’ordinanza restrittiva che potrebbe portare a uno spostamento nei comuni del circondario, in barba alle raccomandazioni.