MONDIALI CICLISMO, ABRUZZO CANDIDATO MA ANCHE IMOLA SPINGE FORTE

di Domenico Verlingieri

Entro il prossimo 1 settembre l’Unione ciclistica internazionale dovrà scegliere la nuova sede dove svolgere i campionati del mondo di ciclismo su strada, in programma dal 24 al 27 settembre, dopo il forfait della Svizzera dovuto alla decisione del governo federale di vietare manifestazioni con oltre mille persone al seguito fino al 30 settembre. L’Abruzzo si candida ad ospitare l’importante evento sportivo proponendo il circuito che da Alba Adriatica porta ad Ancarano per poi dirigersi verso Tortoreto (con punte fino al 20% di pendenza), già inserito nella Lanciano-Tortoreto del prossimo giro d’Italia. La Regione Abruzzo ha avanzato la propria candidatura al Coni e la conferma è arrivata dal governatore Marco Marsilio e dall’assessore allo sport Guido Liris dopo l’approvazione, avvenuta ieri, dell’apposita delibera di giunta. “Sarebbe un traguardo di proporzioni inimmaginabili per la nostra terra – ha affermato Liris – con ricadute importanti sull’economia e sul turismo oltre che, ovviamente, sulla promozione dell’immagine”. L’Abruzzo non è però da sola ad ambire ai Mondiali in quanto ci sono altre sette candidature italiane: Pontedera, Mugello, Piemonte, Sardegna, Imola, Friuli e Varese. In questi giorni gli emissari della Federazione internazionale Peter Van den Abeele e Philippe Couillou hanno visitato le varie località per conoscere la ricettività alberghiera, soffermandosi poi nella verifica delle strutture, della viabilità e delle bozze di percorso. Secondo le ultime indiscrezioni l’Abruzzo e Imola sarebbero in vantaggio sulle altre. Sul tavolo ci sono tante fiches da giocare. L’Abruzzo offre un tragitto che tocca i paesi della Val Vibrata e poi il duro circuito finale da ripetere più volte con la salita di Tortoreto Alto da via Ferrari (con possibili strappi oltre il 20%) e l’arrivo ad Alba Adriatica mentre Imola fa leva su garanzie superiori a livello strutturale grazie all’Autodromo, fondamentale per diminuire i costi organizzativi e permettere lo svolgimento dell’evento in totale sicurezza. La differenza però potrebbero farla i soldi, con l’Abruzzo che avrebbe formulato un’offerta migliore stimabile poco sopra il milione di euro, ed anche la situazione epidemiologica che in Emilia Romagna risulta nettamente peggiore rispetto a quella abruzzese. E’ dunque ormai una corsa a due e a breve sapremo chi la spunterà.