VIAGGIO TRA I CAPOLAVORI SULLA CITTA’ DI SULMONA, INAUGURATA LA PERSONALE DI LUCIANO CORSETTI (video)
di Domenico Verlingieri
Il fascino del pastello in una mostra con venti opere firmate dall’artista sulmonese Luciano Corsetti. E’ quella inaugurata nella Cappella del Corpo di Cristo del Palazzo della Santissima Annunziata, dedicata esclusivamente ai monumenti ed agli angoli della città di Sulmona. “Nel passato – ha affermato Corsetti – mi sono dedicato a fare mostre sui Borghi d’Italia e quelli d’Abruzzo. Adesso ho deciso di rendere omaggio a Sulmona ed in particolare ai suoi monumenti e angoli meravigliosi”. Alla cerimonia d’inaugurazione, introdotta da Pasquale Lancia, è intervenuto l’assessore comunale Luigi Di Cesare che ha evidenziato la sulmonesità che traspare nelle opere di Luciano Corsetti. Oltre ai monumenti e luoghi simbolo della città come la statua di Ovidio, il Palazzo dell’Annunziata, piazza Garibaldi con l’affascinante Acquedotto Medievale e diversi altri, vengono messi in risalto particolari di architettura che valorizzano le bellezze di Sulmona. “Osservando i quadri – aggiunge – ci si rende conto che c’è un lavoro molto meticoloso per realizzare un quadro di questo genere”. Tra Corsetti e l’arte del pastello è un amore che ha origini lontane ed il risultato di questo lavoro è il frutto di tanta passione perché, essendo una tecnica molto dispendiosa, per realizzare un quadro s’impiega dalle 20 alle 25 ore. “All’inizio – ha spiegato – realizzavo quadri ad olio ed ho partecipato a diverse mostre del Premio Sulmona, all’epoca della presidenza di Angelo Scalzitti, per passare all’inchiostro di china ed infine al pastello disegnando uccellini, cagnolini e cavalli. Visto che avevo notato che mi piaceva trattare il pastello, dagli animali sono passato ai monumenti ed ai borghi”. La mostra, che resterà aperta fino al 6 settembre dalle 17 alle 21, rientra nella rassegna “Emozioni a pastello” che dopo gli “Angoli di Sulmona” ci farà immergere in altri splendidi viaggi. “Per adesso – conclude – voglio prendermi un periodo di riposo perché lavorare 7-8 ore al giorno su un quadro è stressante. Penso di fare qualche altra esposizione dopo che avrò scelto i nuovi soggetti”.