ALTRI QUATTRO POSITIVI A SULMONA CON IL CONTO CHE SI FA SEMPRE PIÙ PESANTE

Sale ancora il conto delle positività con i nuovi casi accertati dall’esame degli ultimi tamponi. Altri quattro sulmonesi in sorveglianza attiva e legati ai focolai esistenti sono risultati positivi insieme a  un altro anziano residente a Pettorano sul Gizio, legato a uno dei due focolai  di ferragosto. Altri due casi sono stati accertati a Pescasseroli. Si tratta di persone legate alla  turista risultata positiva la scorsa settimana. I due erano in isolamento da circa dieci giorni. Con gli ultimi positivi salgono dunque a 53 i casi in Valle Peligna dei quali 31 a Sulmona, 8 a Pettorano sul Gizio, 6 a Pratola Peligna, 4 a Introdacqua, 2 a Bugnara, 1 a Corfinio e 1 a Scanno). Quattro sono i contagiati in Alto Sangro, tre a Pescasseroli e uno Scontrone. Continua dunque l’assestamento dei vari focolai accesi a Sulmona e nel circondario con un bilancio che continua a farsi sempre più pesante. E dalla ASL sono convinti che il numero continuerà a salire con oltre 300 persone che si trovano in isolamento fiduciario, tutte legate ai vari fronti di contagio dei quali solo il primo, quello relativo alla festa di compleanno del 22 luglio scorso, sembra essersi definitivamente assestato. Nella giornata di ieri è rientrato anche un allarme relativo a un giovane di Sulmona che aveva accusato sintomi riconducibili al Covid 19. L’esame della Tac ha evidenziato un principio di polmonite ma il tampone ha escluso il contagio. I medici dell’Annunziata stanno valutando il trasferimento del giovane a Chieti. Sono in corso invece gli accertamenti per un altro 53 enne residente in un Comune del circondario che ha avvertito febbre e sintomi riconducibili al Covid.

One thought on “ALTRI QUATTRO POSITIVI A SULMONA CON IL CONTO CHE SI FA SEMPRE PIÙ PESANTE

  • ” dalla ASL sono convinti che il numero continuerà a salire con oltre 300 persone che si trovano in isolamento fiduciario”, mi piacerebbe leggere che alla ASL sono preoccupati per il crescente numero delle persone che si trovano in “isolamento fiduciario”. Perché non riesco a capire come una struttura territoriale locale, già malmessa come organici e strumenti vari, possa fronteggiare serenamente la situazione che va aggravandosi sempre di più. Anche dal Comune di Sulmona e quelli viciniori, silenzio sinistramente tombale, mentre bisognerebbe farsi sentire con forza presso la “dirigenza” della ASL 1 e la Regione.

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