TRENO AD IDROGENO DA SANSEPOLCRO A SULMONA, PRONTO IL PROGETTO

Un treno ad idrogeno che da Sansepolcro raggiunga Sulmona attraversando l’Umbria Rieti ed Antrodoco. Un treno del tutto nuovo che anziché con l’alimentazione diesel, possa muoversi con un combustibile alternativo e pulito come l’idrogeno. L’idea c’è ed è della Cinque International società reatina che in collaborazione con l’Aecom e l’Ancitel-Energia&Ambiente ha elaborato un progetto che è diventato il master di uno dei quattro laboratori sul tema dell’economia circolare, redatto dalla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa. Un esempio da realizzare nel centro Italia, come area interna delle zone più svantaggiate. La tratta oggetto di questo esperimento, da Sansepolcro a Sulmona, la prima in Italia, si presta benissimo e potrebbe essere la più vantaggiosa da gestire economicamente e come progettualità se solo si rifletta sul grande lavoro e sui rilevanti investimenti che occorrerebbe per elettrificare la linea, rifare le numerose gallerie e altri interventi. Il treno a idrogeno pulito risolverebbe tanti di questi problemi. Non solo ma aprirebbe l’interessante prospettiva nel Reatino di investire sulla produzione e la distribuzione di idrogeno green con riflessi occupazionali importanti. Il progetto di pre-fattibilità che ha interessato proprio la realizzazione di un treno a idrogeno sulla tratta della ex Ferrovia centrale umbra, da Sansepolcro a Sulmona, passando per l’Umbria, Rieti e Antrodoco esiste ed è stato presentato nella Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, riscuotendo grande attenzione.”L’idrogeno, combustibile alternativo di forte interesse anche a livello europeo – spiega Marco Frey, direttore del Master Geca della Scuola, tra i professori coinvolti nel gruppo che ha approfondito il tema – se derivato da fonti energetiche rinnovabili, il cosiddetto idrogeno verde potrebbe rappresentare un ulteriore passo verso il raggiungimento di una mobilità sostenibile. Lo studio è stato condiviso con Rete ferroviaria italiana, molto interessata a questo tipo di treni – continua Frey – e non è un caso sia stata scelta una linea interna, dove manca l’elettrificazione e dove è in corso un progetto di rifacimento profondo della infrastruttura ferroviaria”. Il progetto è stato già al vaglio della Commissione ambiente alla Regione Lazio con una audizione e ne sono stati messi al corrente ministri e rappresentanti del governo. Il treno inquina meno, ed è in grado di produrre occupazione da indotto e non necessita di lavori infrastrutturali lungo la tratta Terni-Rieti-L’Aquila.