ANCORA CODE DAVANTI AL CUP, INUTILI LAMENTELE E PROTESTE DEGLI UTENTI
Ore in coda sotto il sole per prenotare una visita specialistica o un esame diagnostico. Una scena che si ripete da due mesi, da quando ĆØ finito il lockdown e tutto sembrava destinato a tornare alla normalitĆ , a cominciare dai servizi della sanitĆ . Invece cosƬ non ĆØ stato. La mancata calendarizzazione di visite ed esami per riorganizzare i servizi pesa ancora su decine e decine di utenti ospedalieri costretti a sobbarcarsi ore di coda e più giornate nelle quali tornare per prenotare di nuovo quelle prestazioni rimaste in sospeso dal momento dell’emergenza sanitaria. Una scena che da settimane si ripete, tra inutili lamentele e proteste, davanti ai locali del cup dell’ospedale di Sulmona. “Dirigenti e operatori ospedalieri ci hanno assicurato che tutto sarebbe tornato alla regolaritĆ ed invece siamo costretti ancora a continui disagi” protestano gli utenti. “Temiamo che ritardi in prestazioni possano prima o poi rivelarsi dannosi per la nostra stessa salute – aggiungono – ma questo rischio sembra non interessare nessuno, a cominciare proprio da chi dovrebbe tutelare in ogni modo la nostra salute ed invece continua a tenere ferma questa situazione o a fare solo annunci che non si sa ancora quando e come diverranno fatto concreto”. Intanto le code quotidiane per ora sono la normalitĆ del dopo-lockdown. In attesa che l’Asl provveda. Mentre su questi disagi c’ĆØ silenzio da ogni parte, soprattutto di chi spesso usa comunicati per muovere critiche e osservazioni, anche legittime ma in questo caso riesce solo a fare silenzio e come lo fa bene……
La sanitĆ del territorio peligno si trova in un momento cruciale: o si migliorano subito i servizi o non succederĆ mai più. C’ĆØ bisogno dell’Istituzione di una Casa della Salute-UCCP nell quale siano contenutE tutte le attivitĆ sanitarie, mediche e paramediche che vengano a soddisfare i maggiori bisogni della popolazione: dai servizi come Pua e Cup, il servizio di assistenza domiciliare, la medicina generale convenzionata, la medicina specialistica ambulatoriale, l’ambulatorio infermieristico. Purtroppo non abbiamo avuto, finora, segnali confortanti.