DI GIROLAMO: LA BATTAGLIA “NO SNAM” CONTINUA
Come per gli ambientalisti anche per la senatrice Gabriella Di Girolamo la partita con la Snam è ancora aperta, nonostante la pronuncia del Consiglio di Stato che ha bocciato il ricorso dei comuni peligni contro centrale e gasdotto. “Sono in contatto costante con il Ministero dello Sviluppo Economico e sono alla personale ricerca di “falle” ad un progetto che purtroppo è stato inserito, fin dalla sua nascita, tra le infrastrutture strategiche di interesse comunitario, mentre presso il Ministero dell’Ambiente sto evidenziando le innumerevoli prescrizioni e le nuove problematiche ambientali emerse – precisa la parlamentare pentastellata – Abbiamo davanti a noi almeno un anno di tempo per il monitoraggio della qualità dell’aria. In questo arco temporale i lavori di costruzione della Centrale di Spinta non possono iniziare, in più gli studi commissionati e avviati nel novembre del 2018 dal MISE, con propri fondi, all’INGV e all’ Università Sapienza di Roma, sono ancora in corso e bisognerà valutarne attentamente l’esito”. “Durante questo periodo, per quanto mi compete, solleciterò gli organi preposti, sulla questione prescritta dalla VIA per l’installazione di una “rete di monitoraggio” che osservi costantemente la qualità dell’aria. Infatti, le centraline previste da Snam, sono solo due, collocate in luoghi del tutto inidonei allo scopo prefissato – precisa Di Girolamo – Verificherò, inoltre, che Snam fornisca tutta la documentazione tecnica che è obbligata a presentare all’Amministrazione competente per ottemperare alle innumerevoli prescrizioni evidenziate a seguito del rilascio della valutazione di impatto ambientale, oltre a continuare a rendermi portavoce di tutte le istanze che i principali attori della battaglia mi forniranno per conseguire il nostro giusto obiettivo”.
Chiedo scusa a tutti, ma contro la mala informazione non reggo più di tanto. A parte il pappagallismo (cioè la ripetizione costante delle stesse tesi sballate o non giustificabili sulle quali si potrebbe aprire una discussione di anni), la scarsa conoscenza delle normative vigenti in materia porta ad affermazioni tendenzialmente tese a far perdurare un clima artificioso di preoccupazione, sfiducia, perplessità. Se fossi nella senatrice, auspicherei l’attivazione immediata delle centraline (2) per il monitoraggio dell’aria, in questo periodo estivo, in quello autunnale, in quello invernale, per comprendere quale è l’andamento delle informazioni rilevate, prima della eventuale (se si farà) attivazione della Centrale di Compressione. Solo in questo modo sarà possibile evidenziare gli scostamenti che si determineranno nella qualità dell’aria.