CANTIERI SNAM NON IN REGOLA, AVEVANO RAGIONE GLI AMBIENTALISTI

Avevano ragione gli ambientalisti, nel sostenere che il cantiere per le centraline di monitoraggio della qualità dell’aria non sono stati realizzati a norma. Infatti, dopo le denunce del coordinamento No Hub del Gas, la polizia locale ha accertato l’assenza di protezione e di illuminazione nel cantiere. L’assenza di protezione per i pedoni di passaggio nelle vicinanze del cantiere e di dispositivi di illuminazione, sempre per finalità di sicurezza. “Dunque i due cantieri Snam sono stati allestiti senza rispettare tutte le norme di legge vigenti, contrariamente a quanto aveva asserito in un suo comunicato la multinazionale del gas” afferma il coordinamento ambientalista, esprimendo sorpresa per le dichiarazioni del sindaco Annamaria Casini, che la settimana scorsa aveva espresso stupore e delusione per il comportamento dello stesso coordinamento accusato di un “inspiegabile atteggiamento di contrapposizione nonostante io stessa e gli uffici ci siamo mostrati disponibili nell’andare incontro alle richieste presentate in un esposto”. “La sindaca dovrebbe essere lieta, e non delusa, quando dei cittadini le segnalano possibili illegalità. E’ un fatto che i controlli da parte dei competenti uffici comunali sono scattati solo dopo la presentazione del nostro esposto. Gli organi del Comune, quando sono a diretta conoscenza dei fatti, anzi quando loro stessi hanno rilasciato le autorizzazioni,  non dovrebbero attendere le segnalazioni dei cittadini, ma procedere d’ufficio per accertare che tutto sia in regola – sostengono gli ambientalisti – E’ stato necessario, da parte nostra,  tenere un atteggiamento risoluto perché ogni ulteriore ritardo nelle verifiche da parte del Comune avrebbe potuto compromettere l’acquisizione delle prove”. “Quanto alla “contrapposizione” di cui parla la Sindaca, negli oltre 12 anni della nostra esistenza come Comitati non abbiamo mai avuto una preconcetta ostilità nei confronti delle diverse amministrazioni comunali che si sono succedute: il nostro giudizio e le nostre azioni sono sempre state conseguenti al rispetto, o meno, da parte del Comune, dei principi di legalità e di tutela del bene della collettività” precisa il coordinamento. Infine gli ambientalisti non sono convinti dall’affermazione del sindaco secondo cui la realizzazione delle due centraline  “non ha comportato attività edilizia, pertanto non era necessaria l’esposizione del cartello di cantiere in quanto per tale occupazione non sono richiesti titoli  abilitativi previsti dal regolamento comunale edilizio”. In proposito citano il decreto legislativo 81/08 che definisce cantiere fisso o mobile “ un qualunque luogo dove si effettuano lavori edili o di ingegneria quali costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile…”. “Sarà la Procura della Repubblica di Sulmona, alla quale abbiamo presentato due esposti, ad accertare se, oltre alle infrazioni  riscontrate dal Comune, vi siano altre violazioni di legge e a stabilire se vi siano state , da parte degli organi preposti, eventuali omissioni di atti d’ufficio” conclude il coordinamento No Hub del Gas.

Sulmona, 13. 7. 20