POPOLI: FIUME GIARDINO NEL DEGRADO, LETTO DI MORTE PER LE TROTE

Fiume Giardino a secco e sporcizia ed erbacce lungo il corso d’acqua. Un habitat che è diventato letale per le trote che da sempre arricchiscono di vita quel fiume che attraversa la città di Popoli, detta proprio “Città delle Acque” grazie ad una delibera consiliare. Lo stato di abbandono del corso d’acqua che insieme al Pescara e al San Callisto hanno le loro sorgenti proprio nella periferia della cittadina è stato denunciato da Gianni Natale, portavoce dell’associazione Ripensiamo e ambientalista da sempre. Natale ha interpellato al riguardo il vice sindaco Alfredo La Capruccia, che ha assicurato l’intervento immediato dell’amministrazione comunale. La vegetazione spontanea, che cresce in modo disordinato e che non viene sottoposta a periodici interventi di ripulitura degli argini del fiume e del suo corso, secondo Natale provoca carenza di ossigeno. “I pesci più grandi non ce la fanno a nuotare e muoiono asfissiati – spiega Natale – accadde già una quindicina di anni fa e si temeva un inquinamento. Ma le analisi rivelarono che si trattava di materiale organico in decomposizione. La soluzione potrebbe essere quello di accrescere la portata del fiume immettendo acqua dalla sorgente, ripulendo il letto del fiume l’erba e costruendo qualche paratia che crei cascate lungo il percorso consentendo la permeabilità dei pesci”. Natale suggerisce inoltre di interpellare alcuni esperti, tra i quali il biologo Giovanni Damiani, che riguardo ai fiumi sta conducendo un apposito studio per conto dell’Agenzia regionale Arta. “Quindi sarebbe opportuno predisporre un programma serio di risanamento del Giardino e nell’immediato le azioni di ripulitura e di aumento della portata dell’acqua, giovandosi però di una guida scientifica ad hoc, tenendo conto di quanto prezioso sia il Parco fluviale del Giardino sul quale facemmo ben tre convegni con interventi di esperti di grande levatura, tra i quali lo stesso Damiani” conclude Natale.