PD: IL LEGHISTA MORRONE “RIMANDATO A SETTEMBRE”, FA CONFUSIONE SU TRIBUNALI SOPPRESSI

L”ex sottosegretario alla Giustizia, Jacopo Morrone, ieri in visita al tribunale e al penitenziario di Sulmona, fa confusione sui decreti che hanno sancito la soppressione dei tribunali cosiddetti minori e il Pd gli tira le orecchie. “Rimandato a settembre, come si diceva un tempo, lā€™ex sottosegretario leghista alla giustizia Morrone, ieri anche a Sulmona, in Tribunale e presso il Carcere, in pellegrinaggio alla ricerca del voto perduto”. CosƬ il circolo sulmonese del Pd, sulla visita di ieri dell’ex sottosegretario. “Rimandato perchĆ© lā€™aver rivestito ruoli istituzionali e di responsabilitĆ , come gli ĆØ capitato nostro malgrado, avrebbe dovuto suggerirgli un uso piĆ¹ accurato della memoria e della parola e, soprattutto, uno studio piĆ¹ approfondito dellā€™argomento” sostiene il Pd. “A proposito di memoria ĆØ quindi opportuno ricordare al leghista Morrone, ma anche agli altri leghisti del sud dellā€™Abruzzo che ieri lo hanno accompagnato, che la riforma della geografia giudiziaria non ĆØ stata fatta dal Partito Democratico o da Orlando quando ĆØ stato ministro, ma ĆØ stata il frutto malato lasciatoci in ereditĆ  dal Governo Berlusconi, di cui la Lega era parte fondante ed integrante, con la legge di conversione del DL 13.08.2011 n. 138.Ā Lā€™anno successivo, purtroppo, avrebbe fatto il resto il ministro Paola Severino del Governo Monti con i decreti attuativi” precisa ancora il Pd. “A proposito di memoria, inoltre, ĆØ opportuno ricordare al leghista Morrone, ma anche agli altri leghisti del sud dellā€™Abruzzo che ieri lo hanno accompagnato, che la giustizia ĆØ, e deve restare come Costituzione dice, un servizio di stretta competenza dello Stato pure con riferimento alla parte relativa alle spese necessarie che ne devono garantirne efficacia ed effettivitĆ , conseguendone che il compito di salvaguardia dei nostri Tribunali, e dei relativi presidi cui ĆØ demandata per legge la sicurezza sul territorio,Ā  non puĆ² e non deve essere lasciato, come suggerisce la Lega abruzzese con la recente sconsiderata proposta di legge regionale, al buon cuore e alla finanza, giĆ  stremata, degli Enti Locali” concludono i dirigenti dem.