SULMONA…LA CITTA’ SENZA CONFRONTO

Questa estate dopo oltre venti anni, sarà la prima estate senza “Giostra Cavalleresca”. Oltre che dalla assenza dei suoni dei tamburi e delle chiarine lo si può notare anche da ciò che scrivono i Sulmonesi nelle pagine dei social network. L’argomento “giostra” si, “giostra” no, è stato praticamente soppiantato da “area pedonale urbana si, area pedonale urbana no”. Tanto come per l’argomento “giostra” quanto per l’Apu si leggono spesso semplici e sterili commenti chiusi, limitati ad un si e un no, danneggiando in questo modo quel sano dialogo che dovrebbe esserci tra cittadini, imprenditori e istituzioni finalizzato alla crescita di tutta la nostra comunità. Sarebbe bello leggere di un confronto costruttivo tra commercianti cittadini e istituzioni, ma di questo fino ad oggi non vi è traccia. Sarebbe bello effettuare con numeri alla mano  una seria e profonda analisi sulle cause della crisi dei negozi del centro e il motivo per il quale i nostri concittadini scelgano di fare acquisti nei grandi centri commerciali della costa. Non ci si può limitare e semplificare  tutto sulla diatriba “area pedonale si o area pedonale no”. Esiste un bisogno collettivo, una vitale necessità di capire che Sulmona non è più quella ridente cittadina di 40 anni fa, con un tessuto sociale composto da migliaia di operai che lavoravano nelle fabbriche del Nucleo industriale. Con la crisi industriale, giunta al suo culmine trent’anni fa, sono pochissime le attività che  seppur con notevole difficoltà, offrono lavoro a un gran numero di Sulmonesi. Sono aziende con un numero di impiegati importante ma che ovviamente non hanno nulla a che vedere con le migliaia di unità impiegate tra anni 70 e anni 80. Le uniche persone che oggi si vedono nel centro storico, al di là dei pochi residenti, sono turisti. Turisti di passaggio, studiosi di Ovidio, amanti dei confetti o devoti di Celestino V. Eppure basterebbe sedersi intorno un tavolo e ragionare su come si possa migliorare  l’offerta turistica, basterebbe presentare da parte dell’amministrazione ad esempio, un Piano Urbano per la mobilità sostenibile e curare le aree verdi. Basterebbe un’offerta turistica da parte delle strutture ricettive in un unico portale web. Basterebbe che i commercianti aprissero le loro attività nelle ore serali e nei week end cercando di alleviare le poche presenze durante le ore calde delle giornate estive. Basterebbe semplicemente che tutti noi amassimo un po’ di più la nostra città, convincendoci del suo potenziale turistico che quest’anno con l’assenza delle manifestazioni della “Giostra Cavalleresca” sicuramente sarà in calo ma tanto vi è chi… ha trovato già  l’Area Pedonale Urbana come argomento di discussione estivo. Angelo D’Aloisio