INDENNITÀ DA DEVOLVERE IN BENEFICENZA, DURO SCONTRO IN CONSIGLIO COMUNALE SULLA PROPOSTA DELLA BIANCHI

Dopo un consiglio comunale già di per sé noioso e privo di sostanza, fatto solo di battibecchi principalmente tra i consiglieri Elisabetta Bianchi e Ramunno, nel finale è stato ravvivato da un ordine del giorno presentato dalla stessa consigliera comunale da poco entrata a far parte di Fratelli d’Italia  e sottoscritto dai consiglieri di minoranza. Un ordine del giorno in cui si  invitavano tutti consiglieri comunali, assessori  e sindaco a rinunciare alle indennità di carica per il restante anno, da destinare in beneficenza dato che molte persone a causa del lockdown non hanno lavorato e si trovano in difficoltà. Sconcerto in aula, per il fatto che secondo la maggioranza la beneficenza non solo è atto volontario che si compie in silenzio, ma non è certo a comando e soprattutto a seguito di un’iniziativa partita di chi è nota per le sue provocazioni finalizzate ad avere un momento di notorietà. Dopo una sospensione del consiglio comunale di un quarto d’ora chiesta da Ramunno i consiglieri si sono riuniti per fare un altro ordine del giorno o comunque per decidere insieme sul da farsi. Alla ripresa della seduta consiliare Di Rienzo ha chiesto la parola per dire che lui la beneficenza l’aveva già fatta ma, nello stesso tempo, non avrebbe permesso a nessuno di dire che non voleva rinunciare alla sua indennità. Pur non approvando l’ordine del giorno Di Rienzo decideva così di  firmare un foglio di rinuncia all’ indennità di carica. Stessa cosa hanno fatto gli altri consiglieri.  Particolarmente acceso anche l’intervento del  sindaco Annamaria Casini che ha bollato come offensivo un tale ordine del giorno, parlando di vera e propria strumentalizzazione. “Non è la Bianchi che ci deve dire cosa dobbiamo e cosa non dobbiamo fare”, sottolineando che durante  l’emergenza pochi consiglieri di minoranza si sono visti in giro ad aiutare se si esclude il medico Maurizio Balassone volontario in prima linea negli ospedali covid. Alla fine è stato approvato un ordine del giorno in cui i consiglieri di maggioranza si impegnano a rinunciare all’a loro indennità per un anno. Insomma un consiglio comunale che si è chiuso come al solito in “caciara” grazie alle solite “scorribande” della Bianchi ancora una volta principale protagonista della sceneggiata.