ECCO COME HO TROVATO LA BOLLA DEL PERDONO

“Stavo leggendo con  interesse il catalogo delle pergamene redatto dagli studiosi sulmonesi Giovanni Pansa e Pietro Piccirilli quando ho fermato la mia attenzione sulla Bolla emessa nel 1391 da Papa Bonifacio IX. Da quel momento l’unico mio pensiero è stato quello di arrivare a toccare con mano il documento per accertarmi che la Bolla fosse ancora reperibile”. È il racconto del giovane ricercatore sulmonese da sempre appassionato della storia antica della città, Stefano Mari che questa volta ha messo a segno un bel colpo che fa già parlare tutto l’Abruzzo che si ritrova adesso con “due” Perdonanze, quella più famosa di Celestino V e questa di Bonifacio IX, entrambe però, dello stesso valore. Infatti l’indulgenza concessa a chi fa visita alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio, proprio nel giorno del martirio di San Giovanni Battista (28 e 29 agosto) è la stessa concessa dalla Bolla dei Bonifacio IX a chi visita la piccola chiesa di Santa Maria di Roncisvalle, nel periodo dell’ottava dell’Assunta, cioè il 22 agosto.
“La bolla di Bonifacio IX fa parte del corpus dei documenti, circa tremila, della Pia Casa della SS.Annunziata di Sulmona conservati presso l’Archivio di Stato di Sulmona”, afferma Mari, “Queste pergamene vennero studiate e catalogate per la prima volta, su incarico del Pio Sodalizio, nel 1890 dagli illustri sulmonesi Giovanni Pansa e Pietro Piccirilli. L’elenco dei documenti venne pubblicato per la prima volta dagli stessi nel 1891 in sole 100 copie con il titolo:
Elenco cronologico delle pergamene e carte bambagine pertinenti all’Archivio della Pia Casa della SS.Annunziata di Sulmona descritte e coordinate da Giovanni Pansa e Pietro Piccirilli. Ieri mattina il sindaco Annamaria Casini ha voluto incontrare a Palazzo San Francesco il giovane ricercatore per avere maggiori dettagli sulla scoperta di cui è stato informato anche il vescovo Michele Fusco. Toccherà proprio al vescovo valutare l’intera vicenda sotto l’aspetto religioso per eventualmente ripristinare, una volta restaurata la chiesa, l’indulgenza per i fedeli, concessa con la bolla di Bonifacio IX.
“Alla luce della scoperta bisognerà studiare un progetto strategico di valorizzazione sia del percorso dei Tratturi e della Transumanza in cui è inserita la chiesa di Santa Maria di Roncisvalle sia del percorso dello spirito”, afferma il sindaco Annamaria Casini. “Con la Soprintendenza avvieremo un approfondimento dal punto di vista scientifico anche perché nei pressi della stessa chiesa fu ritrovato il Tesoretto monetale di Sulmona: Interessante ripostiglio di monete di bronzo, ben 500, della Roma repubblicana. Ritrovamento segnalato da Antonio De Nino nel1886. Ora conservato, ed in parte esposto, nel Museo Archeologico della SS.Annunziata.