VIOLENTÒ UNA SUA COLLABORATRICE, DAVANTI AL GIUDICE SFILANO I TESTIMONI
È accusato di aver violentato nell’agosto dello scorso anno, una giovane di Torino che lavorava in un albergo di Pescasseroli. Ieri è iniziato davanti al tribunale di Sulmona, presidente del collegio il giudice Marco Billi, il processo che vede sul banco degli imputati un animatore turistico. Sono stati ascoltati i primi quattro testimoni con il processo che è stato rinviato al prossimo 21 luglio. Secondo il quadro accusatorio l’animatore turistico avrebbe costretto con violenza e minaccia una giovane originaria di Torino, a compiere e subire atti sessuali. In particolare, nel corso di una discussione dopo la giornata di lavoro, svoltasi all’interno della stanza riservata al riposo del personale in servizio, dopo settimane in cui proponeva offerte amorose non corrisposte e poneva in essere comportamenti ritorsivi approfittando anche della posizione di diretto superiore dello staff di animatori turistici, avrebbe intrapreso una discussione con la giovane, chiedendole un rapporto sessuale. Al secco rifiuto della giovane, l’uomo non si sarebbe arreso e avrebbe costretto la donna ad avere un rapporto sessuale con lui. Una violenza che la donna è riuscita a superare solo dopo qualche giorno quando si è fatta forza andando a denunciare tutto alla stazione dei carabinieri che tramite la procura riuscirono ad ottenere per l’uomo la custodia cautelare in carcere e poi agli arresti domiciliari. Nella drammatica udienza che si è tenuta nel febbraio scorso, la giovane ha confermato ogni cosa davanti al collegio giudicante, raccontando nei minimi particolari la violenza subita. Accuse che l’imputato ha negato sostenendo che tra lui e la giovane piemontese era nata una normale relazione d’amore. Ogni cosa è rimandata all’udienza del prossimo luglio quando il tribunale deciderà se l’uomo è colpevole o innocente.