CHIEDE IL PATROCINIO GRATUITO E VIENE CONDANNATA A QUASI 50MILA EURO, LA CORTE D’APPELLO L’ASSOLVE

Era finita sotto processo e condannata dal Tribunale di Sulmona al 48mila euro perchè avrebbe usufruito del patrocinio gratuito non avendone diritto. La Corte d’Appello dell’Aquila ha però riformato la sentenza di primo grado assolvendo una sulmonese perchè il fatto non costituisce reato. Protagonista della vicenda M.M.R. che può tirare un sospiro di sollievo dopo tre anni di preoccupazione per la somma che avrebbe dovuto sborsare. Secondo la Procura, che aveva aperto un fascicolo nei suoi confronti, la donna che nel procedimento è stata difesa dall’avvocato Alessandro Margiotta, al fine di ottenere l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato avrebbe presentato al Tribunale dei Minori dell’Aquila un’istanza in cui dichiarava di trovarsi nelle condizioni economiche richieste dalla legge per accedere al beneficio. Sempre secondo la Procura dagli accertamenti tributari la donna nel 2012 avrebbe percepito un reddito di 13.617,83 euro che superava di oltre 700 euro il limite massimo stabilito per l’ammissione al beneficio. In primo grado per la donna era arrivata la condanna a dodici mesi di reclusione e 310 euro di multa trasformata in 48.918 euro. Ma la Corte d’Appello ha ritenuto che il fatto contestato alla donna non costituisce reato.