“IN ROSSO” L’EXPORT ABRUZZESE, MAI COSI’ MALE DA DIECI ANNI

Mai così male da dieci anni l’export abruzzese nei primi tre mesi dell’anno, con meno 122 milioni rispetto al 2019: flessione imponente del settore più forte, l’automotive del Chietino (-128 mln), e della moda nel Teramano, e il solo segnale positivo che arriva dal comparto farmaceutico aquilano, che tiene a galla da solo tutti gli altri settori messi insieme, tra i quali si disimpegna abbastanza bene anche l’agro-alimentare. In attesa di verificare l’impatto che le chiusure delle attività produttive per colpa del Covid-19 ha causato sulla bilancia delle esportazioni – dato meglio verificabile nel trimestre aprile-giugno – l’indagine realizzata per la Cna Abruzzo da Aldo Ronci, su dati Istat, sottolinea già alcuni problemi, a cominciare dalla flessione del fatturato globale di chi esporta. “Nel primo trimestre del 2019 le esportazioni abruzzesi ammontavano a 2.184 milioni di euro; un anno dopo siamo a quota 2.062, con una flessione di 122 milioni. In percentuale, la caduta è stata del 5,6%, dato triplo di quello nazionale (1,9%)”.