SCOCCIA INCALZA L’ASSESSORE VERI’ SULLE SORTI DELL’OSPEDALE DI SULMONA
Le sorti dell’ospedale di Sulmona restano ancora incerte. Non se ne è più parlato abbastanza in questi mesi di emergenza, che hanno restituito un’immagine sicuramente rilevante e rispettata per l’operato di medici e infermieri dell’ospedale sulmonese, in un momento assai delicato e difficile per tutti. In città polemiche ce ne sono a ritmo serrato, quasi a cadenza quotidiana. Qualcuno non perde proprio occasione e anzi ne fa ragione diremmo di vita o meglio di sopravvivenza, pensando anche alle urne e non solo o non tanto al destino della città, che ben altro chiede e attende. Intanto a risollevare attenzione sull’ospedale dell’Annunziata è stata oggi il consigliere regionale Marianna Scoccia.”Sulmona ancora una volta resta fuori nella rete per l’emergenza covid, l’ospedale dell’Annunziata è solo presidio di base e riceverà solo una piccola somma per il pronto soccorso, per giunta identica a quella stanziata per gli ospedali di area disagiata”. A denunciarlo è il consigliere regionale Marianna Scoccia, a conclusione dell’audizione tenuta oggi nell’aula del Consiglio regionale con l’assessore regionale Nicoletta Verì. Allo stesso assessore Scoccia ha chiesto informazioni anche sullo stato della rete ospedaliera. “A sei mesi di distanza non si hanno ancora notizie dell’approvazione. Ma soprattutto ho chiesto che fine farà l’ospedale di Sulmona: rimarrà sede di pronto soccorso oppure diventerà ospedale di I livello con 13 unità operative rispettando l’impegno affidatole con l’approvazione della mia risoluzione?” ha sottolineato il consigliere regionale, precisando di non aver ricevuto risposta chiara e precisa dall’assessore alla Sanità. Infine Scoccia ha chiesto a Verì “quando deciderà di confrontarsi seriamente sulla sanità regionale”.
“È inaccettabile che l’assessore preferisca parlare della sanità marsicana in una conferenza stampa di presentazione del candidato sindaco della Lega piuttosto che parlarne nei due incontri pubblici di Pescina e Tagliacozzo alla presenza di cittadini e sindaci – ha concluso Scoccia – L’assessore deve cominciare ad essere più vicina alle nostre popolazioni e ai nostri territori non solo al suo partito”.
Non ci vuole mica il divino otelma per capire dove portano i giochetti clientelari dei fascioleghisti al potere nella nostra regione! Anche se è sempre stata una malattia endemica della politica terra-terra il clientelismo campanilistico ed affaristico si fa sempre più evidente e devastante, soprattutto in prossimità di scadenze elettorali. Per questo, pur non essendo politicamente di area scocciana, credo che la Consigliera regionale faccia bene ad evidenziare certe scelleratezze che, se portate a termine da analfabeti funzionali politici come chi ci governa, produrrebbero solo sconquasso nel già precario sistema sanitario regionale “pubblico”. A maggior ragione se le risorse che metterà a disposizione il Governo, utilizzando i finanziamenti che stanzierà la UE, saranno distribuite a “capocchia canis”, danneggiando un progetto di risanamento e potenziamento della sanità pubblica regionale, che riconosca finalmente all’Ospedale di Sulmona un ruolo portante del territorio del Centro Abruzzo.
E’ altrettanto vero che il declassamento dell’ospedale fu “opera politica” di precedente assessore regionale a lei ben noto e il tutto a danno della comunità locale.
Per correttezza e coerenza andrebbe condannato pubblicamente anche tale scellerato atto.
Clientelismo a parte, di cui credo siano affetti tutti i politici e non vi è vaccino che funzioni per eradicarlo.