RIAPERTURA SCUOLE, SCOCCIA: GOVERNO E REGIONE SIANO AL FIANCO DEI SINDACI
“Governo e Regione, sulle scuole, devono essere al fianco dei sindaci. Bisogna sapere tempi e modalità di riapertura”. Lo afferma il consigliere regionale Marianna Scoccia: “La scuola deve essere una priorità, la mancata riapertura creerebbe danni a studenti e famiglie – sostiene il consigliere regionale – su tutto il nostro territorio regionale c’è un fattore con cui le famiglie e i sindaci dovranno continuare a fare i conti: la riapertura delle scuole. Dovranno fare i conti subito dopo la pausa delle vacanze estive dato lo stato di incertezza sulle modalità e i tempi di riapertura.” “La scuola meritava di tornare a vivere ora, con prudenza e gradualità; docenti e studenti meritavano di tornare a vivere il doppio significato della scuola: formazione e socialità. Per mesi abbiamo navigato a vista su questo argomento, con continui cambi di passo e smentite – aggiunge Scoccia – la didattica a distanza è stata un’esperienza nuova ed interessante, i docenti hanno affrontato questa nuova sfida reinventando sè stessi e i metodi di insegnamento, e a tutti loro deve andare il nostro grazie. Allo stesso tempo molte famiglie hanno dovuto farsi carico di spese importanti per permettere ai propri figli di seguire le lezioni ma l’insegnamento a distanza non può, in alcun modo, continuare a sostituire la scuola come luogo di incontro, condivisione e confronto”. “Ora è arrivato il momento più importante e più difficile: durante questa pausa estiva i presidi ed i sindaci saranno chiamati a trovare soluzioni ma non possono farlo da soli, conosciamo tutti le problematiche delle scuole in Italia – dice il consigliere – Il governo ha il dovere di essere al loro fianco, garantendo risorse immediate e procedure veloci al fine di assicurare un rientro a scuola pronto ed in sicurezza;La Regione deve, da subito, ricoprire il ruolo di interlocutore con tutte le Istituzioni coinvolte, portando le istanze dei Territori sui tavoli ministeriali”.
“I genitori meritano chiarezza su quando e come i propri figli potranno tornare a “sedere sui banchi” perché oltre a difendere il diritto alla formazione, va garantito, a madri e padri, la possibilità di organizzare la propria famiglia compatibilmente con il lavoro di entrambi e senza gravare ulteriormente sull’economia familiare” conclude Scoccia.