“IL CONSORZIO DI BONIFICA RINUNCI A VENDETTE”, ALTERNATIVA CIVICA DEMOCRATICA PER I DIRITTI DEGLI STAGIONALI

“Il consorzio di bonifica Aterno-Sagittario rinunci alle vendette e proceda alle assunzioni previste”. A sostegno della rivendicazione dei lavoratori stagionali che il commissario del consorzio, Sergio Iovenitti, non ha confermato per i lavori di manutenzione dei canali irrigui, nonostante il regolare concorso espletato che li ha selezionati durante le precedenti amministrazioni, si schiera il gruppo di Alternativa Civica Democratica per Raiano, che chiede sia al commissario Iovenitti che all’assessore regionale Emanuele Imprudente una soluzione positiva della vicenda, a beneficio di persone che hanno legittimo diritto a lavorare per far vivere anche le loro famiglie.”In un periodo di grave emergenza sanitaria provocata dal coronavirus, con le attuali e future ripercussioni sociali, economiche ed occupazionali, il Consorzio di bonifica Aterno-Sagittario non trova di meglio che bloccare le assunzioni previste degli addetti alla manutenzione e gestione delle condotte e canali irrigui del nostro territorio – sostiene il gruppo di Raiano – una scelta assurda e incomprensibile che danneggia le condizioni di vita e di lavoro di diverse persone risultate idonee nel concorso espletato nei mesi scorsi, in attesa di chiamata per la prossima stagione e per tali ragioni rinunciando anche ad altre occasioni di lavoro”. “Dopo anni di sperperi, di gestioni poco accorte, di onerosi incarichi e affidamenti professionali di diversa natura, di remunerazioni alle figure apicali inversamente proporzionali ai negativi risultati gestionali diĀ  propria competenza raggiunti, si trovano allā€™improvviso dei capri espiatori: i lavoratoriĀ  stagionali, gli addetti alle manutenzioni, quelli con la tuta, quelli che realmente fanno scorrere e conferiscono lā€™acqua con regolaritĆ  ai soci” continua Alternativa Civica Democratica. “Come sempre la soluzione dei problemi consiste nel colpire i cosidetti ā€œultimiā€, i piĆ¹ indifesi e piĆ¹ deboli, sopportando anche lā€™accusa di essere partecipi di un ā€œpoltronificioā€ : troppo semplice e facile, pur di non far emergere realmente le vere cause di un dissesto che si manifesta da tempo, nonostante i continui aumenti tariffari che gravano su unā€™utenza che, per la gran parte, non utilizza da anni del servizio a causa dei terreni ormai incolti – sottolinea il gruppo – riteniamo che tale scelta provocherĆ  gravi disservizi a stagione inoltrata, quando sarĆ  necessario assicurare interventi mirati, immediati e particolari che solamente una organizzazione snella e basata sullā€™impegno delle persone puĆ² positivamente risolvere”.